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Patologia

Bradipnea

di Chiara Vannini

Con il termine bradipnea si intende la diminuzione della frequenza respiratoria al di sotto dei valori considerati fisiologici. La frequenza respiratoria fisiologica si attesta intorno ai 12–20 atti/minuto, per cui si parla di bradipnea con valori inferiori a 12 atti/minuto. Spesso quando si parla di bradipnea si parla anche di depressione respiratoria, intesa come ridotta frequenza respiratoria. Una frequenza respiratoria ridotta può avere come effetto collaterale più grave una ridotta ossigenazione tissutale e cerebrale con una conseguente sofferenza degli organi, ma anche un arresto respiratorio o la morte del paziente.

Cause della bradipnea

Le cause correlate alla bradipnea sono numerose e possono essere associate a patologie a carico di organi diversi.

Le cause più frequenti sono:

Diagnosi di bradipnea

La diagnosi viene effettuata attraverso l’esame obiettivo, ovvero andando a controllare e monitorare la frequenza respiratoria. Ovviamente, alcune indagini clinico–laboratoristiche e radiologiche permettono di identificare in maniera più rapida e precisa la causa sottostante.

L’esame dell’emogasanalisi permette di indagare ad esempio la presenza di ipossia, o un’intossicazione da monossido di carbonio.

Attraverso un prelievo ematico o un prelievo delle urine è possibile invece dosare i livelli di alcol, di droghe e di ammonio. A livelli di funzionalità respiratoria possono essere effettuati test per valutare la capacità polmonare e i volumi polmonari.

Una TC o una RMN possono aiutare invece a diagnosticare una condizione di stroke o tumore cerebrale.

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