L'albinismo è una malattia rara ereditaria non degenerativa che colpisce tutti gli esseri vertebrati con una incidenza media mondiale di circa 1 caso ogni 17000. Si tratta di un’anomalia congenita cioè si è albini dalla nascita, albini non si diventa. L'ereditarietà è autosomica recessiva, caratterizzata dalla ridotta (ipopigmentazione) o mancata produzione (depigmentazione) di melanina - il pigmento che colora pelle, capelli ed occhi – causata dall'assenza o da un difetto dell'enzima tirosinasi coinvolto nella sintesi del pigmento. Questo disturbo della pigmentazione cutanea colpisce soggetti di tutte le etnie in tutto il mondo.
Chi sono gli albini
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L'albinismo si manifesta in modo evidente in individui nati da genitori entrambi portatori sani o entrambi albini
Si definisce albino un soggetto affetto da un completo difetto enzimatico e albinoide un soggetto con una quantità di melanina ridotta, ma non completamente assente. L'albinismo si manifesta in modo evidente in individui nati da genitori entrambi portatori sani o entrambi albini (genotipo recessivo).
L'albinismo può essere generalizzato o totale – raro, con capelli bianchi o biondo paglierino, pelle bianchissima bianco-latte ed occhi blu o grigi o rosei - e parziale – frequente, interessa solo alcune parti del corpo come un'area della pelle, un ciuffo di capelli o gli occhi.
Esistono due tipi di albinismo, quello oculocutaneo e quello oculare. Nell'albinismo oculocutaneo (OCA), il tipo più comune con una incidenza di 1:35000, la melanina non è più sintetizzata perché il gene alterato viene ereditato da entrambi i genitori. Le diverse forme genetiche (I-II-III-IV) di questo tipo di albinismo si possono manifestare con diversi fenotipi.
Nell'albinismo oculare (OA) la malattia colpisce principalmente gli occhi, perché il pigmento melanico è assente nella retina e può non accompagnarsi ad anomalie cutanee e dei capelli. Si manifesta con perdita di diottrie, fotofobia, nistagmo e astigmatismo. La sua incidenza è di 1 neonato ogni 15000 ed il gene mutato sul cromosoma X viene trasmesso ai figli maschi dalla madre (genotipo dominante).
Cause e manifestazioni di albinismo
La causa di albinismo è genetica, la malattia si trasmette attraverso i geni contenuti nei cromosomi. Si manifesta con una caratteristica pigmentazione della pelle e dei capelli: la cute è molto chiara o pallida e molto sensibile alla luce e all'esposizione al sole, i capelli sono generalmente bianchi.
Nel tipo oculare, l'albinismo si manifesta con disturbi visivi di diversa gravità, quali debole capacità visiva, miopia, ipermetropia, astigmatismo, intolleranza alla luce o fotofobia, nistagmo (ossia movimenti incontrollati dell'occhio), strabismo o mancato allineamento oculare.
A causa della mancanza di melanina che protegge dalle radiazioni solari – è infatti il nostro primo naturale filtro solare - la pelle è soggetta ad un rischio elevato di scottature e di sviluppare tumori della pelle, soprattutto il carcinoma a cellule squamose. Talvolta basta un’esposizione di pochi minuti a luce solare intensa per provocare gravi ustioni. I soggetti albini sono inoltre maggiormente suscettibili ad un precoce invecchiamento cutaneo.
Per confermare la diagnosi di malattia – basata sull'anamnesi personale e familiare e una valutazione clinica attraverso l'esame degli occhi e della cute – si possono eseguire dei test genetici per determinare il tipo di albinismo e di ereditarietà.
Come si convive con l’albinismo
La cura non esiste e nessun trattamento determina la remissione della malattia. La terapia è rivolta ad alleviare i sintomi relativi ai disturbi visivi e i problemi alla pelle per i quali è necessario un continuo monitoraggio con regolari esami oculistici e dermatologici di controllo per rilevare peggioramenti importanti.
Esistono solo indicazioni e precauzioni. È buona norma, ad esempio, che i soggetti albini evitino la luce solare diretta ed indossino indumenti protettivi a protezione della cute. Per alleviare la fotofobia possono essere prescritti occhiali da vista e da sole con filtro per i raggi ultravioletti UVA e UVB. Il nistagmo e lo strabismo potrebbero essere ridotti con un intervento chirurgico.
È raccomandata una fotoprotezione ad ampio spettro con applicazione di creme solari con un fattore di protezione superiore a 50 e periodiche mappature dei nei per valutare ogni cambiamento di dimensione, forma e colore (nevi atipici).
La prevenzione si basa su test genetici prima di programmare una gravidanza se esiste familiarità per albinismo. La genetica permette di acquisire informazioni sulle modalità di ereditarietà e sulle probabilità di trasmissione. È necessario istruire i pazienti su come prevenire anche le potenziali complicanze oculari e cutanee come le ustioni solari.
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