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indagine diagnostica

Biopsia polmonare

di Chiara Vannini

La biopsia è una procedura medica che consiste nel prelevare ed asportare un pezzo di tessuto da un organo per esaminarlo microscopicamente ed evidenziare eventuali anomalie. Nello specifico, la biopsia polmonare è un esame in cui vengono prelevati campioni di tessuto polmonare per diagnosticare o escludere una malattia polmonare o una neoplasia.

Tipologie di biopsia polmonare

La biopsia polmonare può essere eseguita attraverso:

  • Metodo chiuso: viene eseguita tramite ago incidendo la cute o passando dalla trachea
  • Metodo aperto: viene eseguita in sala operatoria previa visione diretta dell’organo

Esistono diversi tipi di biopsia polmonare:

  • Biopsia con ago: viene eseguita prelevando un campione di tessuto con un ago, dopo aver anestetizzato la cute della persona. Per individuare la giusta sede si utilizza l’ausilio della TAC (si parla di “biopsia TAC – guidata”). La biopsia con ago viene anche definita transtoracica o percutanea. È controindicata in pazienti non collaboranti, con ipertensione polmonare e grave insufficienza respiratoria
  • Biopsia aperta: viene eseguita in sala operatoria, previa visione diretta dei polmoni. È una procedura chirurgica vera e propria e viene di norma effettuata in corso di intervento chirurgico sul polmone
  • Biopsia polmonare toracoscopica: si effettua in anestesia generale attraverso l’inserimento di un toracoscopio nella cavità toracica
  • Biopsia transbronchiale: viene eseguita attraverso l’esame della broncoscopia, in cui viene inserito dalla bocca un broncoscopio a fibre ottiche, che permette di visualizzare in maniera diretta i polmoni e prelevare eventuali campioni di tessuto

Le evidenze scientifiche raccomandano di eseguire una TC del torace prima di eseguire una biopsia polmonare. Le immagini della TC devono aiutare il medico a scegliere la procedura più indicata, a seconda della zona che deve essere aggredita. Ad esempio, per le lesioni endobronchiali o peribronchiali la tecnica più sicura è la broncoscopia, mentre per le lesioni extrapolmonari o interstiziali potrebbe essere più indicata una biopsia transcutanea o la procedura chirurgica.

Indicazioni alla biopsia polmonare

La biopsia polmonare viene fatta a scopo diagnostico. L’obiettivo è infatti quello di andare a diagnosticare eventuali patologie e la natura di esse.

L’esame è indicato quando:

  • Viene evidenziata un’anomalia all’RX torace e alla TC torace
  • Fare diagnosi di malattia polmonare
  • Studiare un liquido presente nel polmone
  • Diagnosticare la natura di una neoplasia
  • Stadiare un tumore

Rischi legati alla biopsia polmonare

Essendo una procedura invasiva, la biopsia polmonare non è esente da rischi. I rischi sono numerosi, seppur fortunatamente non frequenti.

I principali sono:

  • Emorragia locale nella sede del prelievo
  • Dolore (se la persona è sveglia)
  • Infezione
  • PNX, causato da un aumento di pressione intratoracica durante la procedura

Dopo la procedura è importante monitorare l’eventuale comparsa di:

  • Difficoltà respiratoria o fame d’aria
  • Dolore toracico
  • Emoftoe o emottisi
  • Febbre
  • Segni di infezione nella sede della biopsia (rossore, edema, fuoriuscita di materiale ematico o purulento)
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