Il Sindacato Professionale SHC Sanità Human Caring, con nota del 25 dicembre 2018, aveva comunicato la proclamazione dello sciopero di 24 ore del personale OSS (operatore socio sanitario) e OSA-ASA SHC del settore della Sanità Pubblica – Privata e Terzo Settore per la giornata del 15 gennaio 2019: Non possiamo continuare a vedere queste categorie umiliate
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Dati di adesione allo sciopero del 15 gennaio 2019 nel Comparto Sanità
Le percentuali sono state calcolate sul personale rilevato, escluso, ove comunicato, quello assente per motivi diversi dallo sciopero (ferie, malattia, ecc.).
Comparto | Personale tenuto al servizio nella giornata di sciopero |
Personale assente per altri motivi |
Personale aderente allo sciopero |
Percentuale adesioni sul personale rilevato |
Trattenute sulle retribuzioni |
Servizio sanitario nazionale | 209.422 | 30.179 | 331 | 0,18 | 18.333,66 |
TOTALE | 209.422 | 30.179 | 331 | 0,18 | 18.333,66 |
Oss in stato di agitazione, le motivazioni dello sciopero per SHC e Migep
Non possiamo continuare a vedere queste categorie umiliate – si leggeva nella lettera di proclamazione dello sciopero inviata al Governo - mentre tutte le altre categorie sono convocate e ascoltate per sentire le loro istanze, instaurando rapporti e protocolli d’intesa. Noi OSS e altre categorie come gli infermieri generici, puericultrici, OSA. ASA continuiamo a rimanere non solo inascoltati, ma sconosciuti
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L’intenzione era quella di dare voce al disagio di queste professioni che non trovano risposte se non attraverso una manifestazione di dissenso dove si chiede pari dignità, e diritto/dovere: lavoro usurante, carichi di lavoro, assunzione, area delle professioni sociosanitarie, formazione, formazione continua, sfruttamento da parte delle strutture private e terzo settore, funzioni-ruolo e competenze, contratto nazionale, parte retributiva e inquadramento sono gli argomenti maggiormente inascoltati
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Per questo martedì 15 gennaio il personale Oss del settore Sanità Pubblica – Privata e Terzo Settore ha scioperato per 24 ore.
Nel corso dello sciopero sono stati assicurati, dalle Amministrazioni pubbliche interessate, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai contratti collettivi di lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia ai sensi dell’art. 13 della citata legge n. 146/1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
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