Una formazione fatta attraverso istituti sanitari professionali con un unico attestato Oss
e non lasciata in mano a chi improvvisa la docenza senza basi
. È quanto chiedono Migep e sindacato Shc Human caring al ministro dell'istruzione Marco Bussetti.
Migep scrive a Bussetti: Si accendano i riflettori sulla formazione Oss
L'operatore sociosanitario non è riconosciuto professionalmente e nel Ccnl comparto sanità pubblica continua a figurarsi come un ruolo "tecnico" e non sanitario e per via di ciò e di questo modello formativo esso non gode della possibilità di istituirsi in un registro nazionale, tanto meno appunto ad avere una formazione di qualità perché crediamo che una laurea non può essere l'unica chiave di volta a titolare “professione”, come ugualmente non è possibile in sanità essere lavoratori depensanti, che operano come "tecnici" o "operai"
.
Noi facciamo sempre appello al considerare le nostre richieste in virtù del bene collettivo volto al tema salute, nella tutela delle professioni d'aiuto edella popolazione anziana o malata, che necessita di una qualità dell'assistenza maggiore e non altalenante
È per questo che la Federazione Migep ha inviato una lettera al ministro dell'istruzione Bussetti chiedendo di accendere i riflettori sulla formazione della categoria degli Operatori sociosanitari e instaurare un dialogo con il Ministero per trovare una strada formativa coerente poiché è da anni che tentiamo di sensibilizzare le parti e più e più volte abbiamo intentato richieste nei confronti di ministri ed autorità del presente e dei precedenti governi con risultati scarsissimi o di indifferenza ver
a.
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