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Sindacato

Ancora un'aggressione a Bologna: vittima Oss del Sant'Orsola

di Redazione

Nuova aggressione a Bologna ai danni di un operatore sanitario. A denunciarlo è la Cisl-Fp, parlando di una Oss aggredita durante il turno di notte al Padiglione 5 del Policlinico Sant'Orsola di Bologna da parte di un paziente, con un attacco tanto improvviso quanto ingiustificato. L'episodio, spiega ancora la segretaria aziendale del sindacato di categoria, Caterina Saponaro, ha generato forte preoccupazione tra colleghi e sindacati. Per questo, la Cisl ribadisce l'urgenza di adottare misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario, sempre più esposto a episodi di violenza e aggressioni.

Cisl-Fp: da paziente attacco improvviso e ingiustificato, ora basta

Il sindacato parla infatti di situazione intollerabile: servono interventi immediati. La Cisl-Fp ricorda come questo episodio sia solo l'ultimo di una lunga serie di aggressioni ai danni di infermieri, medici e operatori sanitari, specialmente nei turni notturni, quando il personale è spesso numericamente ridotto e più vulnerabile. Non possiamo più tollerare che i lavoratori della sanità, già sottoposti a turni pesanti e a forti pressioni, debbano anche temere per la propria incolumità mentre svolgono il loro dovere.

Il sindacato chiede quindi al Sant'Orsola e a tutte le istituzioni di rafforzare la sicurezza all'interno delle strutture sanitarie, implementando misure di prevenzione adeguate e potenziando la presenza di personale di vigilanza.

L'aggressione al Policlinico di Bologna si inserisce tra l'altro in un quadro nazionale allarmante - sottolinea la Cisl - secondo i dati più recenti, le violenze nei confronti del personale sanitario sono in costante aumento. Gli operatori delle strutture sanitarie si trovano spesso a fronteggiare situazioni di tensione, aggravate dalla carenza di risorse e dal sovraffollamento dei reparti. I sindacati chiedono da tempo l'attuazione di protocolli di sicurezza più stringenti, compreso l'aumento del personale nei turni notturni, l'installazione di sistemi di allarme nei reparti più a rischio e un maggiore coordinamento con le forze dell'ordine.

Nel frattempo, colleghi e rappresentanti sindacali hanno espresso solidarietà all'Oss aggredita e ribadito la necessità di un intervento immediato per evitare che episodi simili si ripetano, spiega la Cisl-Fp, annunciando che continuerà a monitorare la situazione e a sollecitare le istituzioni affinché la sicurezza del personale sanitario diventi una priorità effettiva e non solo un tema di discussione dopo ogni aggressione.

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