Invocate a più riprese, e proprio alla vigilia del periodo estivo quando di più si fanno sentire le assenze per le ferie, arrivano le assunzioni nella sanità bolognese. L'Ausl ne attiva 42 e il Policlinico Sant'Orsola altre 104; il Rizzoli ha confermato che sarà garantito il turnover come previsto da un accordo regionale. E la cosa fa cantare vittoria la Funzione pubblica della Cgil: La carenza di dotazioni organiche era una delle motivazioni che ci hanno spinto allo sciopero territoriale del 23 di maggio
indetto dalla sola sigla della Camera del lavoro, e ora vedere una risposta immediata non può che rafforzare le motivazioni delle nostre azioni di lotta
, affermano Marco Pasquini, segretario della Fp-Cgil, e Gaetano Alessi, responsabile del comparto sanità per la Fp-Cgil di Bologna.
Cgil canta vittoria: è il risultato dello sciopero del 23 maggio
Nelle ultime ore sono anche arrivati lo sblocco delle procedure degli incarichi per l'area degli assistenti e degli operatori e l'aumento della quota a 50 euro per le prestazioni aggiuntive. Aspettiamo risposte per l'aumento dei fondi contrattuali, per cui siamo ancora alle interlocuzioni, ed il regolamento Ausl per le 'verticalizzazioni' (già adottato da Sant'Orsola e Rizzoli), ma l'aria, grazie alla mobilitazione del 23 maggio, è cambiata ed è un bene per i lavoratori, ma soprattutto per i cittadini
, affermano i due sindacalista.
Nel quadro dei vari problemi portati in pizza con lo sciopero generale del pubblico impiego sotto le Due torri, la Cgil aveva richiamato l'attenzione su medici, infermieri e operatori sociosanitari sotto stress, perché pochi e con pochi riposi di meno, a fronte di liste d'attesa sempre da smaltire.
Sempre la Cgil aveva evidenziato che i 2.000 assunti extra nelle aziende sanitarie locali durante la pandemia, erano già stati 'vanificati' dalle nuove disposizioni regionali per rientrare nei costi. Insomma, c'è parecchio bisogno di rinforzi; tasto su cui, nelle scorse settimane aveva insistito anche la Cisl Fp sollecitando un piano di assunzioni adeguato per garantire il benessere
degli operatori sanitari sul posto di lavoro, evitando quindi i doppi turni e il ricorso allo straordinario massivo
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Non solo, sempre la Cisl aveva avvertito sui "molti" lavoratori pronti a lasciare il posto per la mancanza di serenità all'interno dell'Ausl di Bologna. Quindi molti lavoratori indecisi si dimettono nell'ultimo periodo, prima ancora delle ferie estive
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