In due diverse residenze per anziani gestite da Azienda servizi sociali di Bolzano, il comune ha avviato, con il sostegno di aziende specializzate, la sperimentazione di nuove tecnologie digitali per migliorare la qualità assistenziale. In una prima fase di test, l’iniziativa coinvolge 5 ospiti di Villa Serena e 9 di Villa Armonia. Al centro di tutto c’è una piattaforma digitale che monitora costantemente la persona fragile, anticipando nel modo più rapido possibile eventuali criticità.
Nuove tecnologie digitali al servizio della terza età
Nuove tecnologie digitali sul campo per migliorare la qualità assistenziale. L’iniziativa è del Comune di Bolzano, che ha avviato in due case di riposo (entrambe gestite da Assb: Villa Armonia e Villa Serena), con il supporto di aziende specializzate, la sperimentazione di un sistema di monitoraggio digitale per migliorare l’assistenza e fronteggiare nel miglior modo possibile le varie complessità (tanto nelle strutture residenziali e ospedaliere quanto nelle abitazioni). Il primo progetto pilota si avvale del partner tecnologico Care4you, partecipata da Alperia.
Nuove tecnologie digitali al servizio della terza età: via alla sperimentazione all’interno di due strutture bolzanine. Di che cosa si tratta, esattamente? Stiamo parlando di una vera e propria piattaforma digitale in grado di monitorare costantemente la persona fragile, con l’obiettivo di anticipare nel modo più rapido possibile le situazioni ad elevato potenziale di pericolo. E che potrebbero, pertanto, avere un rilevante impatto sul benessere della persona in condizione di fragilità cognitiva. Nel caso specifico, mediante l’impiego di diversi sensori applicati in struttura e indossati dagli anziani ospiti, vengono rilevati in real time tutta una serie di informazioni che attengono alla situazione nell’ambiente di cura, attraverso la trasmissione dei segnali di allerta all’OSS in servizio nel caso si verifichi un evento critico.
La piattaforma tecnologica permette infatti un rilevamento a distanza di varie situazioni: cadute, stato di agitazione prolungato dell’anziano, abbandono del letto oppure uscita prolungata della persona dalla propria stanza o dal reparto.
L’intento è quello di assicurare un maggior livello di sicurezza degli ospiti, garantendo la loro massima autonomia, riducendo lo stress per il personale – in particolar modo quando questo opera in numero ridotto, non ultimo nel caso di turni notturni – sempre comunque nel rispetto dei parametri assistenziali provinciali. Ed ecco che il Comune di Bolzano, come spiegato dal sindaco Renzo Caramaschi, intende porsi tra le città all’avanguardia – in Italia – nello sviluppo insieme alle migliori aziende presenti a livello locale, di soluzioni applicative assai avanzate dal punto di vista tecnologico. Mirando a promuovere sia un’azione di prevenzione efficace sia un pronto intervento in caso di bisogno in supporto alla persona fragile.
In un paese, infatti, nel quale i rappresentanti della terza età costituiscono una quota tutt’altro che trascurabile dell’intera popolazione, bisogna risolvere le concrete esigenze che, allo stato attuale, si prospettano nell’ambito dei servizi assistenziali (anche alla luce dell’emergenza Covid), cosicché vengano assicurati consoni standard qualitativi. Come anticipato, il progetto avviato dal Comune di Bolzano ricorre alle nuove tecnologie digitali per migliorare la qualità dell’assistenza per anziani anche nelle abitazioni. A questo proposito, il sindacato Caramaschi ha concluso: È rilevante che le aziende locali partner di progetto industrializzino queste installazioni così da poterle offrire ai cittadini anziani anche nelle loro abitazioni assieme ad altri servizi, ed in generale a tutti coloro che vogliono vivere al meglio ed il più a lungo possibile nella propria casa, certi di poter godere di un’assistenza adeguata in particolare per i parametri vitali e per il movimento
.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?