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Prima stesura del nuovo Codice Deontologico dell'Infermiere

di Redazione

A sette anni dall'aultima versione e dopo le indiscrezioni di chi ha partecipato alla revisione, è stata presentata il 26 novembre a Roma la prima stesura che andrà a sostituire il Codice Deontologico degli infermieri del 2009. Da oggi al vaglio del Collegi provinciali che trasmetteranno poi alla Federazione la rielaborazione del materiale e dei suggerimenti pervenuti.

Prima dell’approvazione definitiva e dell’entrata in vigore delle nuove regole che governeranno i prossimi anni della professione infermieristica, saranno interrogati gli iscritti, le associazioni infermieristiche e i cittadini.

Il Codice Deontologico – sottolinea la presidente Ipasvi Barbara Mangiacavalli nel suo intervento di presentazione - è un criterio guida per l’esercizio professionale dell’infermiere che deve tenere conto della sua evoluzione sia sotto il profilo giuridico che dello status e delle competenze professionali. La deontologia e l’etica sono quotidiane e derivano dalle esperienze quotidiane. L’infermiere oggi è un professionista della salute al quale ogni cittadino si rivolge in un rapporto diretto confidando nell’opportunità di ricevere un’assistenza professionale, pertinente e personalizzata. Il nuovo Codice deontologico rappresenta, per l’infermiere, uno strumento per esprimere la propria competenza e la propria umanità, il saper curare e il saper prendersi cura. L’infermiere – prosegue - deve dimostrare di saper utilizzare strumenti innovativi per una gestione efficace dei percorsi assistenziali e l’applicazione dei principi deontologici completano le competenze e permettono all’infermiere di soddisfare non solo il bisogno di ogni singolo paziente, ma anche il bisogno del professionista di trovare senso e soddisfazione nella propria attività.

L’iter prevede, dopo la prima lettura da parte dei presidenti dei Collegi, riferimento territoriale della professione, del testo predisposto dalla Commissione ad hoc della Federazione anche con il supporto di esperti esterni (avvocato, magistrato eticista), una consultazione pubblica con i 440mila iscritti nei primi mesi del 2017, secondo le regole (linee guida) e le raccomandazioni dettate dalla Funzione pubblica. Saranno interrogate anche le associazioni infermieristiche e i cittadini. I Collegi provinciali trasmetteranno poi alla Federazione la rielaborazione del materiale e dei suggerimenti pervenuti, per giungere all’approvazione definitiva e all’entrata in vigore delle nuove regole che governeranno i prossimi anni della professione infermieristica.

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