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Il catetere Groshong

di Monica Vaccaretti

Il catetere Groshong è un presidio medico che permette un accesso a vene centrali per l'infusione di terapie. Il dispositivo endovenoso prende il nome dal suo inventore, LeRoyE. Groshong, un oncologo americano. Una linea Groshong è una linea infusionale permanente e a lungo termine. È conveniente, presenta una frequenza di lavaggio ridotta rispetto ad altri cateteri venosi centrali (esempio, Port-a-cath) e una manutenzione ordinaria semplificata. È facile da mantenere e ha una buona sicurezza.

Come è fatto un catetere Groshong e a cosa serve

Catetere Groshong

Si tratta di un tubicino lungo e sottile, cavo e flessibile. Generalmente di silicone, ha una lunghezza di circa 20 centimetri ed ha alcuni millimetri di diametro. Può restare in sede per mesi e talvolta per anni. Viene inserito in una delle vene cosiddette centrali (succlavia e giugulare interna). Il catetere del tipo Groshong può essere tunnelizzato o non tunnelizzato ossia percorrere un tragitto sottocutaneo prima dell'accesso in vena. È a punta chiusa o valvolata.

È un tipo di catetere parzialmente impiantabile, a differenza del Port-a-cath che è un sistema totalmente impiantabile. Una parte del sistema fuoriesce dalla cute. La punta di una linea Groshong ha una valvola a tre vie, formata da una fessura nella parete laterale della punta del catetere. La valvola si apre verso l'esterno, a pressione positiva, durante l'infusione e si apre verso l'interno, a pressione negativa, durante l'aspirazione del sangue. Quando non è accessibile, a pressione neutra, la valvola rimane chiusa.

Il posizionamento di un catetere venoso centrale (CVC) è responsabilità medica. La procedura, non dolorosa e della durata di cica 15 minuti, è chirurgica e si esegue in ambiente sterile in sala operatoria, in anestesia locale, con manovre sterili e sotto guida ecografica. Il paziente è cosciente. È un intervento programmabile: prima della procedura il medico, dopo un'attenta anamnesi, fa firmare il consenso informato e prescrive l'esecuzione di emocromo e coagulazione per valutare, con i valori della coagulazione (PT, PTT, INR) eventuali controindicazioni.

Sede di inserimento del catetere Groshong

La sede di inserimento del catetere viene rasata, disinfettata e anestetizzata. L'estremità smussata, una volta inserita nella vena sottoclaveare, viene infilato di diversi pollici fino a quando la sua punta si trova appena sopra il cuore in vena cava superiore. L'estremità opposta del catetere viene incanalata a circa 3-4 centimetri sotto la superficie cutanea. Viene praticata una piccola incisione per consentire al catetere di uscire dalla parte anteriore del torace. Dopo averlo posizionato, è necessario mettere un punto di sutura, rimuovibile dopo 10-15 giorni, per mantenerlo in posizione. Sulla parte del tubicino incanalato sotto la pelle, il catetere ha un polsino unico fatto di collagene che favorisce la crescita dei tessuti, così che la crescita del tessuto umano attorno al catetere aiuta a mantenerlo in posizione. Al termine del posizionamento, l'esame radiologico del torace è parte integrante della procedura e consente di confermare la corretta posizione del catetere e l'assenza di pneumotorace.

Questo tipo di catetere endovenoso è indicato nelle terapie endovenose a lungo termine e nelle terapie nutrizionali parenterali (NPT). Garantisce un ottimo accesso venoso in individui che non hanno più un buon patrimonio venoso sulle braccia. Sono ampiamente utilizzati in soggetti oncologici per la somministrazione di chemioterapia, fluidi per via endovenosa, farmaci antidolorifici, frequenti trasfusioni e prelievi di sangue. Particolari controindicazioni al posizionamento di un catetere venoso centrale sussistono per pazienti che soffrono di malattie legate alla coagulazione del sangue, che assumono farmaci anticoagulanti, che soffrono di patologie cardiache, diabete e ipotensione. Le donne in gravidanza non possono sottoporsi a questa procedura a causa del successivo controllo radiologico.

Catetere Groshong: rischi e complicanze

Infezione sul sito di uscita e sanguinamento sono i rischi più frequenti associati a un catetere Groshong. Il catetere fornisce un accesso diretto a microbi che dall'ambiente esterno possono entrare nel circolo venoso. Complicanza frequente è l'occlusione, dovuta alla formazione di eventuali precipitati di farmaci o di coaguli all'interno del catetere. Se si sospetta una trombosi venosa con segni evidenti – edema della spalla, del collo, del braccio, della mano omolaterale e turgore venoso superficiale, dolore – è urgente procedere alla sospensione immediata della terapia attraverso il catetere e attuare una tempestiva terapia anticoagulante ed eventuale programmazione di rimozione del sistema. Quando il catetere è inserito nella vena succlavia può raramente insorgere uno pneumotorace con collasso del polmone. Se il catetere non è posizionato correttamente si possono verificare complicazioni meccaniche come la pinzatura (pinch-off), lo schiacciamento o l'inginocchiamento (Kinking) di un tratto del catetere. In questi casi il medico valuta la possibilità di una revisione chirurgica o di un re-impianto per prevenire la rottura del catetere. Se si rompe, il catetere va immediatamente rimosso. Poiché la punta del catetere è posizionata molto vicina al cuore, il soggetto può avvertire talvolta un battito cardiaco irregolare che si risolve retraendo la punta in corso di revisione in sala operatoria. Se viene accidentalmente iniettata troppa aria nel catetere, si verifica un'embolia gassosa, un alto rischio associato a questo tipo di catetere, con comparsa di dolore al petto e dispnea. Il catetere può accidentalmente dislocarsi e sfilarsi.

La gestione dell'accesso venoso centrale è semplice e periodica. Può essere effettuata in regime ambulatoriale/ospedaliero e a domicilio. Richiede innanzitutto l'ispezione del sito di inserzione per valutare precocemente la comparsa di rossore, dolore e secrezioni purulente. È da valutare attentamente anche un improvviso rialzo febbrile. Il rinnovo della medicazione, da effettuare sterilmente, è consigliato ogni 5/7 giorni con cerotto trasparente in poliuretano ad alta permeabilità (Tegaderm) e comunque ogni volta il punto di inserzione risulti umido o sporco e il cerotto non ben adeso.

Per garantire e mantenere la pervietà del lume è necessario eseguire una volta a settimana lavaggi con soluzione fisiologica in siringhe di calibro 10, effettuando la tecnica dello stop & go. I cateteri dotati di valvola di tipo Groshong non vanno mai eparinati e non si devono usare siringhe di calibro inferiore perché rischiano di danneggiare il catetere per l'alta pressione che esercitano.

Una volta che non è più necessario, il catetere Groshong può essere rimosso facilmente da personale sanitario qualificato, tirando delicatamente il tubo sporgente. Se il catetere non si stacca dal tessuto che lo ha tenuto in posizione, potrebbe rendersi necessario la rimozione chirurgica.

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Commenti (2)

perpida

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1 commenti

Gestione prelievo ematico tramite catetere Groshong

#2

Buongiorno,
vi sono evidenze in letteratura che sconsigliano l'utilizzo di tale device per eseguire prelievi ematochimici?
Ringrazio per la collaborazione e saluto cordialmente.

Elisa Monteverde

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1 commenti

Fonti

#1

Le fonti di questo articolo non sono riportate, la sitografia è sommaria.
Vorrei approfondire la questione del non eparinizzare mai un catetere tipo groshong, pubblicazioni a sostegno??