Il presidente del coordinamento regionale dei quattro Opi (Genova, Imperia, La Spezia, Savona), Carmelo Gagliano, si rivolge al governatore Giovanni Toti e all’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola, in relazione agli incentivi nonché all’indennità di rischio infettivo da destinare al personale infermieristico.
Incentivi personale infermieristico, gli Opi scrivono a Regione Liguria
La prima precisazione della lettera aperta interessa la questione della tariffa oraria per prestazioni aggiuntive, al di fuori dell’orario di lavoro, dei medici di Pronto soccorso a 100 euro l’ora (ciò è contenuto nel disegno di legge regionale numero 134 – precisa Carmelo Gagliano, presidente dell’Opi di Genova – un provvedimento che riteniamo, come Ordini, sicuramente inevitabile e anche giusto, vista la grave carenza di medici nei Pronto soccorso della regione)
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Al contempo però, considerato che quest’ultimi non sono costituiti (ovviamente) solo da personale medico, ma hanno ad esempio la peculiarità di dover disporre di infermieri esperti, come è l’infermiere di triage (in tale ruolo e con una precisa funzione, viene indicato fin dalle prime determine del Ministero Sanità nel lontano 1996), Gagliano ammette di non riuscire a comprendere come sia possibile non coinvolgere gli infermieri nei progetti incentivanti. Esiste anche una raccomandazione ministeriale di sicurezza sui rischi delle valutazioni sui pazienti in sede di triage, a dimostrazione che quel ruolo (che è infermieristico, e di nessun altro) non può certo essere esercitato da chiunque
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Ammettendo altresì che – in replica a chi ha chiesto come mai il provvedimento non è stato esteso agli infermieri – il neo assessore alla Sanità ha spiegato l’esistenza di una graduatoria concorsuale con duemila infermieri (e dunque si potrà risolvere con tale strumento), il presidente del coordinamento regionale Opi Liguria ammette: Siamo contenti che esista la graduatoria, ma ci pare una risposta un po’ ottimistica e fuori contesto: in primo luogo, stiamo parlando di incentivare chi ha già una esperienza specifica in una attività complessa, e dunque chi è oggi in servizio; in secondo luogo, se questi nomi sono dentro una graduatoria, ma al momento non assunti, non vediamo come potrebbero compensare le carenze di personale
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E ancora, Gagliano coglie l’occasione per ricordare che andrebbe estesa la indennità di rischio infettivo a chi lavora in particolari contesti (Pronto soccorso inclusi) e che la carenza di professionisti è spesso trasversale a più settori (dunque le richieste di riconoscimento per impegno aggiuntivo, sono legittimamente rivendicabili anche da chi agisce in altri contesti
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Inoltre, in merito alla proposta di legge che Fratelli d’Italia ha portato in Commissione Sanità sul coinvolgimento dell’Ordine dei medici per interventi a favore di determinate patologie, Gagliano è categorico: Anche in questo caso, ricordiamo che a livello ordinistico non ci sono solo i medici, e lo hanno dimostrato tutte le incombenze normative attribuite – anche senza sollecito da parte di questi enti sussidiari dello Stato – a tutti gli Ordini delle professioni sanitarie negli ultimi anni
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Normative particolarmente stringenti che, conclude, non hanno mai fatto alcuna differenza fra i vari Ordini. Siamo certi di poter essere di aiuto agli assistiti anche noi, visto che da qualsiasi parte si insiste nel voler rimarcare il valore del lavoro di squadra, in ogni settore e contesto delle nostre giornate di attività
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