Il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Pavia, Michele Borri, ha lanciato un monito chiaro: nei prossimi tre anni, ben 462 infermieri andranno in pensione, ma gli ingressi nel campo si stanno attestando a poco più della metà di questo numero allarmante. Questa discrepanza potrebbe tradursi in una carenza drastica di personale infermieristico, con impatti diretti sulla capacità del sistema sanitario di rispondere alle necessità dei pazienti.
Soli 210 nuovi infermieri attesi per i prossimi tre anni
Un allarme lanciato sulle pagine del quotidiano "La Provincia Pavese" una situazione critica che potrebbe mettere a rischio la qualità delle cure. Il problema va oltre il semplice numero di professionisti in uscita e in entrata. Come segnala Borri, il tasso di ricambio tra chi lascia la professione e i nuovi ingressi è già nettamente negativo, gettando ulteriori ombre sul futuro dell'assistenza sanitaria nel paese. Questo divario potrebbe, inoltre, incentivare un esodo verso il settore privato, dove le opportunità lavorative sembrano più allettanti.
La migrazione di infermieri italiani all'estero è un ulteriore fattore che mina le risorse umane del settore. Paesi come la Svizzera e il Regno Unito attraggono numerosi infermieri con offerte di lavoro più vantaggiose, creando un vuoto ancor maggiore nell'organico delle strutture sanitarie italiane.
La questione degli stipendi degli infermieri costituisce un ulteriore ostacolo. Secondo i dati dell'OCSE, gli stipendi per questa professione in Italia sono tra i più bassi in Europa, quando considerato il potere d'acquisto. Questo spesso spingere molti professionisti a cercare opportunità migliori oltre i confini nazionali o a optare per settori più remunerativi.
È chiaro che la situazione richiede un approccio strategico e concertato da parte delle autorità sanitarie e del governo. Borri sottolinea l'importanza di investire nella professione infermieristica attraverso miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nelle retribuzioni, al fine di attrarre e trattenere i professionisti in una professione sempre più impegnativa e complessa.
L'appello è chiaro: è necessario agire con urgenza per evitare che la carenza di infermieri diventi un ostacolo insormontabile per la salute dei cittadini
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