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Organici mai completi. Sindacati: servono stipendi adeguati

di Redazione

Stipendi bassi, costo della vita alto e contratti che non vengono rinnovati sono i tre ostacoli che tengono lontano medici ed infermieri dai concorsi che sono stati recentemente banditi a Pavia, dopo tredici anni di blocco del turnover del personale del Ssn, per tutte le figure professionali. I bandi aperti andranno in scadenza a dicembre e a gennaio ma sinora molti concorsi stanno purtroppo andando deserti.

Pavia, sindacati: deserti i bandi per coprire 156 "buchi" negli organici

È quanto denunciano i sindacati spiegando le ragioni per cui i reclutamenti per tappare le posizioni scoperte stanno risultando alquanto difficili. Pur accogliendo favorevolmente l'attivazione dei concorsi da parte degli enti sanitari locali per procedere alle nuove assunzioni, ritengono inoltre che i numeri siano sempre troppo esigui. Se anche tutti i candidati per i posti disponibili accettassero l'incarico, questo personale coprirebbe infatti solo una parte del fabbisogno necessario.

L'obiettivo sarebbe completare gli organici sia al Policlinico San Matteo che all'Azienda sociosanitaria territoriale, dove mancano complessivamente almeno 156 professionisti - tra infermieri, medici e tecnici – ma secondo le stime delle organizzazioni sindacali, soltanto di medici ed infermieri, ne servirebbero almeno 200.

L'Asst cerca 71 operatori sanitari, tra cui 30 infermieri destinati ad ospedali della provincia, distretti, Case di Comunità e cure domiciliari. Il policlinico ha aperto concorsi per 3 medici in libera professione per gli ambulatori specialistici, 1 medico per Oculista ed 1 per Ostetricia nonché 1 ostetrica. Ma anche al San Matteo sono soprattutto gli infermieri a mancare. Ne servono 80.

Uno dei motivi per cui i concorsi vanno deserti è il mancato adeguamento contrattuale, spiega la segretaria Fp Cgil, Patrizia Sturini.

È necessario migliorare non solo le retribuzioni ma anche la gestione delle risorse umane, il dialogo con le parti sociali e le politiche abitative, così da rendere il settore pubblico più equo, sostenibile e competitivo, puntualizza il segretario generale della Cisl Pavia-Lodi, Domenico Mogavino. Bisogna reclutare il personale in loco, non dall'India, valorizzando quello che ruota intorno alle strutture sanitarie pavesi, ribadisce il segretario generale Uil Fpl Pavia, Andrea Galeppi, sottolineando come riconoscere professionalità e compensi economici adeguati sia necessario anche per raggiungere l'obiettivo di rendere operative a pieno regime le Case di Comunità ed assicurare le cure domiciliari.

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