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L'intervista

Gestire lo stress e diventare team coach

di Redazione

Barbara Bonazza è infermiera e life-team coach. Vent’anni di esperienza tra reparti, pronto soccorso, emergenza territoriale. Gli ultimi tre da life e team coach. Ma di cosa si tratta? Ce lo spiega lei stessa.

Quando l’infermiere diventa life team coach

barbara bonazza

Barbara Bonazza

Perché questa scelta?

Perché ho notato che abbiamo la convinzione che la continua presenza della sofferenza nelle nostre vite non ci scalfisca. E quando, invece, la demotivazione e la demoralizzazione ha colpito anche me, ho iniziato a cercare la soluzione. La scelta del coaching arriva dopo lunghe ricerche, nelle quali ho scoperto un mondo che non poteva non essere condiviso con i colleghi, con cui spartisco passione e professionalità.

Ma che cos’è il coaching?

Un processo molto rapido e facile da utilizzare per chi vi si approccia, viene riconosciuto come uno dei metodi più utilizzati nella gestione dello stress. Serve a migliorare la propria vita in ogni ambito, a gestire le emozioni in maniera funzionale alle situazioni che si presentano, a migliorare i rapporti e le relazioni. Utilissimo nella programmazione e raggiungimento degli obiettivi e per prendere decisioni importanti nella maniera più utile per la persona, nel portare ai massimi livelli la propria autostima, riscoprire e utilizzare al massimo il proprio potenziale.

Trova particolare applicazione nella sfera della prevenzione, uno dei pilastri della medicina, perché riesce a tirar fuori, molto precocemente, i segnali che identificano una scorretta gestione dello stress e, quando necessario, la persona viene affidata allo specialista di competenza. Doverosamente sottolineo che il coaching non si occupa di stati patologici che interessano la psichiatria o la psicoterapia, a meno il coach non abbia conseguito le lauree necessarie ad esercitare la professione. Il coach può collaborare in alcuni ambiti qualora lo specialista lo ritenga opportuno e su indicazione di quest’ultimo.

Che risultati si possono ottenere?

Un professionista che sa gestire se stesso in ogni situazione, che lavora con serenità, che si ammala meno e, di conseguenza, fa meno assenze. Un professionista più attento, lucido, abbassa notevolmente il rischio di errore, ha maggiore abilità nel problem solving, perché proiettato alla ricerca della soluzione, non si infossa nel problema. Un professionista soddisfatto del proprio lavoro coinvolge anche i colleghi e l’ambiente lavorativo diventa momento di aggregazione.

Come funziona?

In sessioni individuali o in team. Il coach accompagna la persona o il team ad apprendere quanto necessario per poi gestire in totale autonomia la situazione da risolvere, qualora si ripresenti.

Quali sono le caratteristiche per essere un coach?

Volontà, costanza, impegno e voglia di mettersi in gioco per migliorare ogni giorno. Aiuta te stesso prima di aiutare gli altri. La tua efficacia ed efficienza dipende solo da te. Mettiti al centro del tuo mondo e i risultati non tarderanno ad arrivare. Barbara Bonazza, Infermiera 118, Life-Team Coach, Esperta in Coaching per Operatori della Sanità.

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