Pochi infermieri in organico, Ipasvi Chieti preme affinché la Regione investa sul personale e venga così garantita l’assistenza agli utenti.
A Chieti mancano infermieri e l'Ipasvi chiede garanzie per i pazienti
Il numero degli infermieri in Abruzzo e, per quanto ci riguarda, in provincia di Chieti è insufficiente per soddisfare i bisogni assistenziali dei cittadini. Bisogna investire in maniera decisa sul personale
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È quanto chiede Giancarlo Cicolini, presidente del Collegio Ipasvi di Chieti, che rappresenta i 3.400 infermieri presenti nella provincia.
Registriamo una positiva attenzione al nostro ruolo – prosegue Cicolini -, come dimostra la previsione di un Dipartimento regionale delle professioni sanitarie e, in ciascuna Asl, di unità operative complesse a direzione infermieristica. Ma, una volta approvati gli atti aziendali delle aziende sanitarie, in dirittura di arrivo, bisogna porsi la domanda se gli attuali organici siano sufficienti
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Mentre a Teramo qualcosa si è mosso, con un concorso per Infermieri e uno per Oss, altre realtà abruzzesi perversano in condizioni di lavoro non più sostenibili per garantire un’elevata qualità assistenziale – continua Cicolini – difficoltà particolarmente evidenti nel periodo estivo
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Riconosciuta l’importanza dell’apporto degli infermieri reclutati con contratto interinale, indispensabili nelle situazioni e nei periodi di maggiore criticità”, la necessità è quella di formare “le professionalità in relazione alle specificità dell’utenza, aumentando il numero di operatori stabilmente all'interno delle strutture
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Sono inoltre indispensabili i concorsi per operatori socio sanitari – sottolinea Cicolini - personale di supporto che, con il suo contributo consente agli infermieri di prendersi carico in maniera ottimale dei cittadini che si rivolgono al nostro sistema sanitario regionale
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Nel rideterminare le piante organiche – conclude Cicolini – deve essere chiaro chi svolge le diverse attività e con quali competenze, in modo da graduare correttamente i carichi di lavoro. Potrebbe essere questa l’occasione per rivedere le linee di indirizzo regionali in materia di determinazione delle dotazioni organiche delle Aziende sanitarie locali (DCA 49/2012), il tutto per garantire ai nostri cittadini un sistema sanitario sempre più attento alle sue necessità
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