Le testimonianze di Saverio, Gabriele e Silvia, tre infermieri italiani che grazie a Linguedo oggi lavorano al Policlinico universitario Rechts der Isar.
Lavorare come infermiere in Germania
Saverio è più che soddisfatto del lavoro e della vita che fa. Gabriele è alla sua prima esperienza dopo l’università e sta imparando tantissimo, grazie anche alla disponibilità dei colleghi. Silvia oramai è in Germania da due anni e si trova benissimo.
Saverio, Gabriele e Silvia sono tra i tanti infermieri italiani che hanno deciso di fare il grande passo e di intraprendere una carriera in Germania, cogliendo l’opportunità offerta dal Policlinico universitario Rechts der Isar insieme a Linguedo.
Dopo un corso online, totalmente gratuito, per imparare il tedesco, si sono trasferiti a Monaco di Baviera e ora hanno un contratto a tempo indeterminato e lavorano in uno degli ospedali più prestigiosi del Paese.
Il lavoro
Saverio Placentino è di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, e fa l’infermiere nel reparto di Anestesia del Rechts der Isar.
Le attività sono simili a quelle in Italia – racconta – abbiamo molta autonomia e con i medici c’è un buon rapporto. È quello che avrei sempre voluto fare: durante l’università anestesia è stata la materia che più ha attirato il mio interesse, in Italia sarebbe stato più difficile riuscire a lavorare in questo reparto
Gabriele Negri ha 23 anni ed è di Novara. Lui lavora nel reparto di Terapia intensiva.
La mattina, il turno prevede il controllo delle postazioni letto dei pazienti, la compilazione delle cartelle infermieristiche, la preparazione dei farmaci e l’igiene dei pazienti. Si riesce a fare tutto con calma, anche perché qui ogni infermiere ha soltanto due pazienti da accudire
.
Silvia Di Giorgio viene da Latina e da due mesi e mezzo è infermiera strumentista nella sala operatoria del reparto di Chirurgia vascolare. Ho studiato al Policlinico Umberto I di Roma e dopo la laurea volevo fare esperienza all’estero, così sono venuta qui in Germania, dice.
In Italia avevo fatto solo un tirocinio di un mese, per cui all’inizio non è stato semplice, ma ho avuto un buon tutor: è stato lui a spiegarmi come funziona il lavoro in sala operatoria
Il rapporto con i colleghi
Saverio, Gabriele e Silvia concordano: nell’ambientarsi è stato fondamentale trovare colleghi disponibili e comprensivi rispetto alle inevitabili difficoltà iniziali con la lingua.
Essendo il mio primo lavoro dopo l’università, avevo moltissimo da imparare – dice Gabriele – ma grazie alla disponibilità di tutto lo staff, sto riuscendo a lavorare sempre meglio. I colleghi sono molto gentili: sanno benissimo che non posso conoscere alla perfezione il tedesco e mi hanno sempre aiutato, per esempio nella compilazione delle cartelle
.
I colleghi sono gentili, noi italiani siamo molto amati
, gli fa eco Silvia. Per Saverio hanno avuto un ruolo importante anche i servizi e le agevolazioni offerte dall’ospedale e l’ambiente di lavoro multietnico: Ci sono colleghi spagnoli, bosniaci, francesi…
.
La vita a Monaco
Di avere nostalgia di casa, Saverio, Gabriele e Silvia non lo dimostrano affatto. D’altronde, Monaco di Baviera è tra le città in cui si vive meglio al mondo.
Una città ricca, elegante, vivace, organizzata. E se proprio si vuole stare tra italiani non c’è che l’imbarazzo della scelta, visto che ci vivono circa 28mila nostri connazionali.
I servizi sono efficienti, i mezzi di trasporto fanno ritardo una volta ogni due mesi, il clima è simile al nostro, si vive bene – sintetizza Saverio –. Ci sono tante culture diverse e questo ti fa crescere anche sotto il profilo personale. I tedeschi sono molto cordiali nei nostri confronti, c’è rispetto
.
Monaco è una città bellissima, c’è molto da vedere e si mangia anche bene
, conclude Silvia.
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