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Editoriale

Il virologo, il cantante e la realtà

di Giordano Cotichelli

Alle porte del giorno di Ognissanti, mentre torme di bimbi mascherati scemavano per le strade a festeggiare la ricorrenza posticcia e commerciale di Halloween, anche qualche adulto provava a vestire i panni della peggior cultura di moda. Sui social si è scatenata la polemica fra un noto virologo genovese, appassionato del presenzialismo mediatico e un noto cantante milanese, ricco, sposo multi-tatuato di una influencer e spesso al centro di polemiche varie per le sue idee progressiste e liberali. L’oggetto del contendere era il taglio del bonus per lo psicologo, portato da 25 a 5 milioni di euro.

Taglio del bonus psicologo, altra bruttura di questo governo

Scontro a distanza tra il virologo Matteo Bassetti e Fedez a proposito di salute mentale e bonus psicologo

Il cantante milanese ha ricordato che già la cifra era bassa di per sé e, dopo il taglio, si sarebbe esaurita presto.

Il virologo genovese gli ha rimproverato che il problema vero invece era il comportamento – tenuto dal cantante – in certe occasioni, come quando aveva baciato un artista sul palco di Sanremo, bizzarrie di cattivo esempio per le persone più giovani e più fragili.

Il tutto si è svolto su X (ex-Twitter) dove, dopo le considerazioni del clinico è stato aggiunto che: Non c’è alcuna evidenza scientifica che suggerisca che un bacio tra due uomini possa causare danni alla salute psichica dei più giovani. Essa è influenzata da molti fattori, ma l'espressione dell'affetto e dell'amore tra gli individui dello stesso sesso non è tra questi. Frase scritta ad opera di “non ben specificati lettori”, la cui identità resta ignota. Probabilmente non è stato un allegro generale dell’esercito che si preoccupa di raddrizzare un mondo al rovescio, secondo lui, a suon di libri in cui è egli stesso che decide quali evidenze scientifiche siano valide o meno.

Come cambiano i tempi! Pensare che c’è ancora qualcuno che è rimasto indietro in merito al disagio mentale e crede ancora nei dettami della legge Basaglia del 1978, e magari si ricorda che l’omosessualità come malattia mentale è stata depennata, da parte dell’OMS, più di trent'anni fa, nel 1990. Si potrebbe inoltre porre l’attenzione sul fatto che il sostegno dello psicologo, è centrale, non solo per “le menti più deboli”, ma per tutti coloro che vengono a trovarsi dalla mattina alla sera senza un lavoro, una casa, con uno stipendio povero, una pensione dimezzata (ma non si doveva cancellare la “Fornero”?).

Ma sì, in realtà i cattivi maestri di sempre sono i veri responsabili dei nostri problemi e quindi, per porvi rimedio, basta il vecchio e “sano” moralismo, un po’ cialtrone, tipico di chi è abituato a comandare senza essere contraddetto. Gerarchia e disciplina, stile vecchia corsia ospedaliera (anche quella nuova non scherza)! Non c’è bisogno di nient’altro. Basta dunque perdere tempo con la prevenzione, i servizi sociali, l’universalismo, l’istruzione, i diritti dei lavoratori e tante altre amenità del welfare moderno. Si potrebbe stare tranquilli seguendo i giusti comportamenti di sempre perché, è cosa nota, se non ti comporti bene, prima o poi il lupo lo incontri!

Nella realtà c’è ben poco da scherzare. Il taglio del bonus psicologo è uno dei tanti brutti provvedimenti di questo governo che deve fare cassa per sostenere scelte politiche dove i più deboli vedranno peggiorare le loro condizioni di vita e di lavoro. È stato tagliato anche il bonus cultura, che era poca cosa, ma aiutava chi voleva studiare e leggere in un paese dove leggere e studiare è sempre più difficile, specie se si proviene da famiglie povere, di operai, di immigrati e si può contare solo sulle proprie forze a differenza di chi, figlio di ricchi professionisti, ha il privilegio di vivere molto meglio i suoi percorsi di studio, di vita e di lavoro.

A fronte dei numeri che rivelano una crescita delle dipendenze negli adolescenti, dell’abbandono scolastico, della disoccupazione giovanile e dell’incapacità di scuole e famiglie di mantenersi quali risorse per i più fragili e per i momenti di passaggio più difficili, sembra che le uniche strategie messe in campo siano legate al controllo e alla repressione. Ricordate il decreto anti-rave party di un anno fa? Ecco la chiave di lettura è considerare le differenze, le diversità, come espressioni di un disagio sociale verso il quale la risposta è quella muscolare del mantenimento dell’ordine pubblico

E questo sembra valere sempre più per la malattia nei suoi vari aspetti. Del resto prima del 1958, prima della nascita del Ministero della Sanità, la salute degli italiani era di competenza del Ministero dell’Interno, in perfetta linea con il peggior pensiero liberista dove la malattia era considerata causata, per il 50% dei casi, dai cattivi comportamenti degli individui. Hai l’influenza? Colpa tua che ti sei beccato il virus! Poi se hai un lavoro pesante, un’abitazione insalubre, un’alimentazione inadeguata, quelli sono fattori di poco conto. Al contrario, invece, se si pensa che un bacio fra due maschi, scambiato in pubblico, possa essere un fattore destabilizzante per chi osserva, si è completamente fuori strada per ingenuità, o per complicità, con un sistema classista che lascia ai diseredati solo il privilegio di piangere su loro stessi, l’importante che lo facciano a bassa voce, e magari nel segreto del confessionale.

Come dire: “Dio, patria e… maniglia”, quella delle porte delle carceri che aumenteranno per contenere il disagio sociale, dei CPR - che qualcuno ipotizza di costruire come i panopticon del passato - per arrestare (nel senso letterale) l’ondata migratoria visto che le navi che dovevano fare il blocco, sono tutte “scomparse”. Sorvegliare è punire ricordava Foucault, usando i sani valori di una volta. La famiglia? Vi diciamo noi qual è quella che va bene. Ovviamente per il resto del mondo, per gli abitanti del Palazzo e i suoi cortigiani annessi comportamenti, pensieri e soprattutto bonus e prebende, vanno modellati volta per volta.

Insomma, ordine e disciplina. Prove muscolari e decreti da esibire sui media. Ricordate il decreto Caivano, e le mobilitazioni seguite ai tragici fatti di cronaca? Ecco, nel comune campano sono stati eseguiti, nelle scorse ore, più di diciotto arresti per infiltrazioni mafiose nell’attività di governo e di amministrazione del Comune che già, il 16 ottobre scorso, era stato sciolto per associazione mafiosa. Un fatto di cronaca che porta a chiederci se davvero per la salute mentale, sociale e relazionale dei più fragili, un bacio fra due maschietti, in pubblico, sia uno stimolo negativo.

Oppure la realtà delle cose è ben altra. Non resta che lasciare il virologo e il cantante1 ai loro mondi paralleli, quelli dei social, dove, con le tasche piene, è facile pontificare, in un modo o nell’altro, sulla vita degli altri, mentre a tutto il resto del mondo non resta altro che cercare ogni giorno di difendersi dalle cattive parole e dalle cattive azioni dei moralismi di ogni tipo.

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