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Aggredita Infermiera al Pronto Soccorso del "Loreto Mare" di Napoli

di Pino de Martino

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Lo sgomento di Ciro Carbone, presidente del Collegio IPASVI di Napoli. E’ accaduto ieri sera al PS dell’Ospedale di Via Marina. Silvia Renzi, collega impegnata nel turno di notte, stava assistendo un paziente al triage, quando urla e minacce l’hanno costretta ad intervenire.

NAPOLI. Pugni e graffi al volto dell’infermiera al lavoro al Pronto Soccorso. Un atto di cieca e brutale violenza al "Loreto Mare" di Napoli, l’ennesimo grave episodio di aggressione al personale sanitario ormai ridotto a lumicino negli ospedali napoletani.

A farne le spese, ancora una volta, una collega.

E’ accaduto ieri sera al PS dell’Ospedale di Via Marina. Silvia Renzi, infermiera impegnata nel turno di notte, stava assistendo un paziente al triage, quando urla e minacce l’hanno costretta ad intervenire.

Ad alzare la voce nel reparto interdetto ai non autorizzati, una donna che pretendeva un'immediata assistenza neurologica per il marito che era in attesa, non urgente, di accertamenti.

L’infermiera fa il suo dovere, anzi di più. In assenza di personale di guardia, chiede alla signora di uscire dall'area delle emergenze, di abbassare la voce e di attendere il suo turno. E’ bastato questo a far scattare l’aggressione.

Pugni e graffi hanno raggiunto l’infermiera solo per aver chiesto gentilmente alla donna di rispettare le regole e di attendere il suo turno. Solo l’arrivo della polizia ha messo fine ad una violenza ingiustificata e bieca.

La Renzi è stata medicata per le ecchimosi al volto, la donna è stata denunciata per violenze.

Siamo vicini alla collega aggredita e faremo la nostra parte per evitare che altri gravi episodi del genere si ripetano”, dice Ciro Carbone, presidente del Collegio Ipasvi di Napoli e componente della giunta della Federazione nazionale degli infermieri.

Abbiamo più volte segnalato ai vertici dell’ospedale la carenza di sorveglianza e l’insufficienza di personale nei reparti – ricorda Carbone - Infermieri, medici e operatori sanitari sono lasciati da soli contro la furia di cittadini inferociti. Gli infermieri pagano per i gravi vuoti negli organici della sanità a Napoli e in Campania da noi più volte denunciati. A Roma forse attendono che si arrivi alla tragedia”.

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