È quanto emerge dal “Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie 2021” curato dal ministero del Lavoro. Nei primi mesi dell’anno creati 4 mila posti di lavoro, in particolare nella sanità. Ma permangono le criticità, come dimostra la manifestazione del NurSind a Torino: Occorrono nuove assunzioni e riforme
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Infermieri e facchini figure professionali più assunte in Piemonte
Infermieri e facchini: che cos’hanno in comune? Sono le figure professionali più assunte in Piemonte secondo quanto emerge dal “Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie 2021”, curato dal ministero del Lavoro attraverso sette capitoli che sviscerano l’andamento del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato nel triennio 2018-2020.
Osservando allo scorso anno nonché al quadriennio gennaio/aprile 2021, in Piemonte gli occupati alle dipendenze sono 1 milione e 377 mila (il 77% del totale), concentrati nei comparti dei servizi (64%) e nell’industria manifatturiera (30%). Sempre nel 2020, nella regione sono stati attivati 483 mila rapporti di lavoro alle dipendenze (il 5% del totale in Italia). Precisazione importante: il 21,7% dei rapporti di lavoro sono stati attivati all’interno del settore “Pa, istruzione e sanità”, dove gli operatori sono stati chiamati a fronteggiare, nel corso della pandemia, un’estrema carenza di personale.
Come descritto nel report, la forte crescita delle trasformazioni a tempo indeterminato rilevata nel 2018 riguarda in misura superiore le regioni del centro e quelle del nord
. Certamente tra gennaio e aprile 2021 in Piemonte sono stati creati 4.065 nuovi posti di lavoro (soprattutto tra logistica e sanità), ma rapportato con le altre regioni è un numero fra i più bassi.
Tornando indietro nel tempo – anche solo a gennaio 2020 – nessuno sarebbe stato in grado di profetizzare che quella degli infermieri sarebbe stata la categoria professionale più ricercata. Eppure, appena due settimane fa i medesimi operatori sanitari si sono trovati per manifestare nel centro di Torino, sotto la sede della Regione, con la richiesta – veicolata dal NurSind – di riforme e assunzioni in tempi brevi, perché a uccidere non è soltanto il virus ma un sistema sanitario fragile
.
Gli stessi infermieri hanno reso omaggio, con un minuto di silenzio, alle 11.549 vittime del Covid in Piemonte. Ha spiegato Daniele Valle (Pd), coordinatore del Gruppo di lavoro Covid della Regione: Il personale infermieristico ha vissuto sulla propria pelle le mancanze organizzative della nostra sanità e vive tuttora una grave deficit di assunzioni, a fronte delle progressive aperture di nuove sale e reparti
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Valle ha quindi espresso preoccupazione in merito all’ancora ridotto coinvolgimento degli specializzandi nella campagna di vaccinazione, a cui le indicazioni del commissario regionale hanno inteso attribuire anche compiti non medici, col conseguente venir meno di molte disponibilità e aprendo a una frattura con la scuola di specializzazione
. Sì agli studi di settore, ma la quotidianità rimane critica.
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