Riforme e assunzioni, perché ad uccidere non è stato solo il virus ma anche un sistema sanitario fragile
. È quanto chiedono gli infermieri del sindacato Nursind che sono scesi in piazza davanti alla sede della Regione Piemonte. Basta alle differenze e stop al precariato. Non si possono più vedere contratti rinnovati di mese in mese
, spiega il segretario regionale Francesco Coppolella.
Torino, NurSind: servono assunzioni e non solo per l'emergenza Covid-19
Mai più morti per mancanza di assistenza. Con questo motto un centinaio di infermieri hanno manifestato nel centro di Torino nella mattinata di giovedì 20 maggio per chiedere nuove assunzioni e una riforma del sistema delle emergenze e dell’assistenza domiciliare
. Quello che chiede il sindacato NurSind sono migliori condizioni di lavoro e investimenti per la sanità
, affinché si implementi la rete di assistenza territoriale e perché non vogliamo più vedere reparti con decine di pazienti assistiti da due infermieri
.
Ad un anno esatto dalla prima protesta, gli infermieri ("eroi" dimenticati) tornano in piazza dopo un lungo anno di sofferenza
e oggi sottolineano il ruolo indispensabile non solo in corsia, ma anche per la campagna vaccinale. Siamo tornati invisibili ora che i riflettori si sono spenti - il commento di Giuseppe Summa, segretario provinciale NurSind - molti di noi stanno aspettando bonus Covid dalla Regione per non parlare delle numerose ore di straordinario
.
Quelli che fino a ieri chiamavate eroi li avete già dimenticati - si leggeva nella lettera indirizzata un anno fa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all'allora capo del governo Giuseppe Conte e al presidente della Regione, Alberto Cirio -. Per gli infermieri è saltato lo stato di diritto. Ci avete abolito ferie, congedi e la quarantena preventiva facendoci diventare untori dei nostri colleghi, dei pazienti e delle nostre famiglie. Non ci avete fatto i tamponi, abbiamo dovuto indossare pannolini sotto le tute perché ci era impossibile fare i nostri bisogni. A noi è toccato disinfettare i morti, fare i sacerdoti. Abbiamo abitato lontano dalle nostre famiglie
. Sul piatto anche la questione delle indennità. Quattro euro lordi per un turno in terapia intensiva - tuonano gli infermieri - è ridicolo
.
Gli investimenti - denuncia oggi Coppolella - sono gravemente insufficienti, non c'è nessuna progettualità, nessuna riforma sulle politiche della riorganizzazione
. Durante la protesta è stata deposta una corona di fiori per le 11.549 vittime del Covid in Piemonte ed è stato osservato un minuto di silenzio.
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