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Opi di Puglia: Pnrr a rischio senza infermieri

di Federico Cucci

Per gli Ordini delle Professioni Infermieristiche di Puglia non ci sono dubbi: non si possono attuare e raggiungere gli obiettivi della missione salute del Pnrr in Puglia senza infermieri.

Il Pnrr e la carenza di infermieri in Puglia

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il piano preparato dall'Italia per rilanciarne l'economia dopo la pandemia di Covid-19. Suddiviso in 6 missioni principali, descrive le priorità di investimento per l'arco temporale 2021-2026. La missione numero 6 è dedicata alla salute, in particolare si prefigge di rafforzare le criticità emerse durante la pandemia mettendo a disposizione 7 miliardi di euro per le reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale e 8,63 miliardi per innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.

L’auspicio è quello di raggiungere gli obiettivi che si pone il Pnrr nella missione salute, ma come può essere possibile senza un numero adeguato di infermieri? Il Sistema Sanitario, in questi ultimi mesi, ha rischiato più volte di collassare a causa della carenza di professionisti, in un censimento della Fnopi, pubblicato nel settembre 2021, è emerso che in Italia mancano circa 63 mila infermieri di cui quasi 5000 in Puglia.

I presidenti degli Opi Puglia sono chiari: Non c’è alcuna possibilità di attivare le reti di prossimità senza prima definire compiutamente i fabbisogni di personale infermieristico di supporto necessario e senza prevedere le modalità per il loro reclutamento. Gli Opi sono pronti a confrontarsi con le istituzioni Pugliesi soprattutto a conferire certezze lavorative agli infermieri con contratti a termine che, con encomiabile impegno, hanno reso possibile garantire le cure ai cittadini pugliesi durante il periodo pandemico.

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