Nel corso dell’Assemblea mondiale della sanità, l’Organizzazione ha chiesto ai delegati degli Stati membri di concordare una serie di piani per l’assunzione di oltre 6milioni di infermieri nel globo. Attualmente agli operatori sanitari mancano protezione, attrezzature, formazione e una retribuzione dignitosa
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Ghebreyesus, OMS: Paesi investano sugli infermieri senza più procrastinare
Professionisti incredibili che svolgono lavori incredibili in circostanze incredibili
. Parole enfatiche potrebbero sembrare “di parte”. Eppure, sono state pronunciate da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, che torna – ancora con più veemenza – ad invitare i paesi a investire sul comparto sanitario, con particolare riferimento a infermieri e ostetriche, affermando (appunto) che sono persone fuori dal comune
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Donne e uomini ai quali dobbiamo moltissimo, eppure a livello mondiale mancano protezione, attrezzature, formazione e una retribuzione dignitosa
. E che, non di rado, le loro condizioni professionali non sono all’altezza del rispetto che meritano
. Dichiarazioni importanti, che però sono insufficienti se non suffragate da fatti concreti. Tant’è che l’Oms, nel corso dell’Assemblea mondiale della sanità, ha chiesto ai delegati degli stati membri di concordare una serie di piani che prevedono l’assunzione di oltre 6 milioni di infermieri. Anche perché sarebbe un errore monumentale
ritenere che il pericolo di Covid-19 sia scampato del tutto.
Già, la pandemia ha determinato (e, seppur l’auspicio non sia questo, potrebbe tornare a determinare) un aumento più che rilevante della mole di lavoro per gli infermieri. In Italia come nel resto del globo. E con il Covid-19 non solo soltanto aumentati i pericoli per la salute degli operatori sanitari, ma anche lo stress, congiuntamente ai traumi psicofisici. Ragione per cui l’Organizzazione mondiale della sanità auspica un futuro più sano, sicuro e giusto.
Ma per raggiungere questi traguardi ciascun paese deve proteggere e investire nella forza lavoro sanitaria senza procrastinare
, ha spiegato Ghebreyesus. Sotto la lente di ingrandimento il tema sempre più stringente della carenza mondiale di operatori sanitari. Partendo dai numeri. L’Oms, infatti, ha stimato che allo stato attuale gli infermieri sono circa 27,9 milioni, 5,9 milioni in meno di quanto è essenziale. Carenza lampante in particolare modo nei paesi a basso reddito
, ha illustrato l’Organizzazione.
E su questa scia il Consiglio internazionale degli infermieri (ICN) ha paragonato l’effetto Covid-19 a una traumatizzazione di massa della forza lavoro infermieristica
, indicando che la professione potrebbe vedere un “esodo di massa” portando la carenza globale a circa 13 milioni. Sull’argomento è intervenuta la direttrice di Nursing Now, Barbara Stilwell, che combatte per aumentare lo status e il profilo degli operatori sanitari. Caratteristiche che vanno di pari passo con un ripensamento più a fondo del ruolo dell’infermiere, molto più versatile quando ha una formazione avanzata, che gli consente anche di fornire cure di alta qualità sia in cliniche specializzate sia nell’assistenza sanitaria di base
.
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