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Ascoli Piceno

In barca a vela alle spese dell'Ast, la furia dei sindacati

di Redazione

Ora mandateci tutti in barca a vela o dimettetevi. Così le segreterie sindacali provinciali di Nursind e Usb Sanità di Ascoli Piceno esprimono la loro indignazione commentando ironicamente il caso scoppiato nell'Azienda sanitaria relativo ad una escursione in barca a vela, partita dal porto di Pisa, che sarebbe stata inclusa come esperienza pratica esterna all'aula di formazione all'interno di un evento di aggiornamento professionale organizzato regolarmente dall'Ast tra il 17 e il 18 maggio scorsi. L'episodio sta suscitando accese polemiche da parte delle organizzazioni sindacali, andate su tutte le furie, in quanto tale evento denominato “Prendiamoci cura di noi” ha comportato una spesa significativa, quantificata in circa 44mila euro, che è stata a carico dell'Ast di Ascoli.

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Dipendenti Ast Ascoli in barca a vela, la dura reazione dei sindacati: Dimettetevi.

Benvenuti nella favolosa realtà dell'Ast di Ascoli - si legge nella nota sindacale firmata dai segretari Maurizio Pelosi e Mauro Giuliani - dove noi, gli instancabili lavoratori, siamo i moderni schiavi ai remi, faticando giorno e notte per far avanzare una nave che sembra avere più buchi di un colino e fa acqua da tutte le parti.

Intanto però i pochi eletti, non solo non remano ma se ne vanno in barca a vela, ovviamente a spese nostre dato che è denaro pubblico, denunciano.

L'escursione in mare, intesa come attività di team building outdoor, faceva parte di un programma di formazione ed aggiornamento professionale per il quale l'azienda sanitaria ha sostenuto una spesa complessiva di 44mila euro per la partecipazione di 86 operatori sanitari. Di questi dipendenti soltanto 9 sono effettivamente salpati, veleggiando sul mare toscano.

Considerando che i vertici aziendali hanno dichiarato duramente in una nota di non sapere nulla di questa escursione e di non aver mai dato alcuna autorizzazione per questa tipologia di formazione, dissociandosi apertamente dalla scelta di includerla nel programma, i sindacati ritengono che i 4.400 euro, tratti dal costo complessivo, siano stati destinati evidentemente ad attività a libera scelta.

Il direttore dell'Ast ascolana, Nicoletta Natalini, avrebbe altresì stigmatizzato alcuni aspetti della vicenda che le ha suscitato una profonda irritazione. Pur avendo pubblicamente scaricato i protagonisti usciti in gita, la sua presa di posizione in merito all'accaduto non sarebbe bastata a calmare la polemica. Tutta la vicenda sta alimentando pertanto un clima di forte tensione all'interno dell'azienda, la cui direzione è aspramente criticata dalle organizzazioni sindacali.

Secondo i sindacati il caso è particolarmente grave tenendo conto dello stato in cui versa la sanità picena, in termini di organici e di fondi. Il personale sanitario, tra cui infermieri, tecnici di radiologia, operatori sociosanitari ed ostetriche, si vedono negati diritti contrattualmente dovuti da anni. Come se non bastasse, l'acconto della produttività Collettiva 2023 che spettava ad agosto è stato misteriosamente negato, lasciandoci a bocca asciutta - fanno sapere -. È una vergogna mentre alcuni privilegiati partecipano a costose gite a spese pubbliche, concludono amareggiati.

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