La carenza di infermieri, che nelle case di riposo e nelle RSA sta mettendo a serio rischio i tanti anziani che necessitano di assistenza, colpisce anche il Trentino e il concorso pubblico appena bandito da Apss mette a rischio la sopravvivenza di queste strutture. A lanciare l’allarme è Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt e responsabile del settore Case di riposo, che avverte: C’è urgenza di riaprire il tavolo della contrattazione per gli operatori delle Apsp
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Carenza infermieri Rsa, Fenalt: con il concorso Apss sarà vero esodo
A lanciare l’allarme sul possibile esodo di infermieri dalle residenze per anziani alla ricerca di condizioni economiche e lavorative migliori, è Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt e responsabile del settore Case di riposo.
Fenalt – sindacato autonomo più rappresentativo nelle case di riposo – segnala da anni un lento quanto inesorabile deflusso del personale sanitario dalle Apsp verso Apss in ragione di più attrattive condizioni contrattuali.
È noto ormai a tutti – afferma Moser – che il personale infermieristico nelle residenze per anziani non è sufficiente. Lo abbiamo detto e ripetuto in mille occasioni. Avevamo previsto il naufragio del concorso per infermieri destinati alla nuova struttura di Rovereto, la “Lucia Fontana” e puntualmente è successo. La ragione è solo una: il contratto non è attrattivo. Ora, con l’opportunità offerta da Apss, sarà il colpo di grazia”.
Il riferimento è al concorso pubblico per infermieri bandito da Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (termine candidature: ore 12 del giorno 14 aprile 2023) e che, con tutta probabilità, acuirà l'emorragia di personale infermieristico della quale già soffrono le Apsp.
L’unica risposta che oggi possiamo dare per limitare i danni - continua Moser - è aprire il tavolo contrattuale delle Apsp, tavolo che tra l’altro era già stato messo in programma dall’assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana in settembre del 2022, ma che ad oggi è ancora lettera morta. È urgente per la sopravvivenza delle nostre residenze per anziani riaprire il confronto sul contratto con risorse adeguate e avviare una seria riflessione sui carichi di lavoro. Non possiamo pensare che i nostri anziani possano essere abbandonati a loro stessi solo perché non riescono a far sentire la propria voce
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