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Sanità

4 miliardi per fermare la fuga e abolire il payback

di Redazione

Il Ministro della Salute Schillaci ha richiesto al Ministro dell'Economia Giorgetti di stanziare 4 miliardi di euro per sostenere il sistema sanitario nazionale. La priorità è fermare l'esodo di medici e infermieri dagli ospedali, offrendo incentivi al personale e contrastando il fenomeno del payback, che incide sulle attività delle imprese biomediche. Si tratta di un'impresa difficile ma necessaria per ripristinare la qualità dell'assistenza medica ed eliminare le lunghe liste d'attesa, una disfida che ha un impatto sulla vita di milioni di italiani.

La sanità italiana è in subbuglio

Orazio Schillaci, Ministro della Salute nel Governo Meloni

Con il sistema sanitario nazionale alle corde, con medici e infermieri sempre più tentati di cercare opportunità migliori all'estero, e con il pagamento del miliardo di euro da parte delle imprese biomediche, il cosiddetto payback, in scadenza a fine ottobre, la situazione richiede un intervento deciso e coraggioso.

Schillaci ha presentato al Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, una richiesta urgente e precisa: 4 miliardi di euro in più per il Fondo Sanitario Nazionale. Questi fondi servirebbero ad affrontare il delicato problema delle risorse umane, il cui futuro rischia di vacillare se non si fanno passi decisivi. Una parte consistente di questi soldi sarebbe destinata agli incentivi per il personale sanitario, con l'obiettivo di rendere il Servizio Sanitario Nazionale più attrattivo e trattenere i professionisti in fuga verso altri Paesi o altri settori.

Ma gli incentivi non sono l'unica priorità. Schillaci vuole affrontare anche il fenomeno delle liste d'attesa, una vera e propria piaga per milioni di italiani. Con le risorse aggiuntive, si spera di riuscire a ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore qualità dei servizi. Il bonus introdotto l'anno precedente per il personale dei pronto soccorso è stato solo l'inizio, ora l'obiettivo è estenderlo a tutti, con uno stanziamento di almeno 400-500 milioni di euro.

Ma il terreno è scivoloso anche sul fronte del payback. La proroga dell'obbligo di pagamento alle imprese biomediche è stata una misura temporanea, ma ora si cerca una soluzione più strutturale. Schillaci punta a cancellare o sterilizzare una parte di questo onere, per alleggerire il carico sulle aziende e consentire loro di investire in innovazione e sviluppo.

La strada è in salita, ma il Ministro Schillaci non sembra intenzionato a tirarsi indietro di fronte a questa battaglia. La manovra economica d'autunno si preannuncia cruciale per decidere il destino del sistema sanitario nazionale e delle cure in Italia. Resta da vedere come si evolveranno i colloqui tra i Ministri e quali scelte saranno prese per affrontare questa sfida senza precedenti.

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