Una grande quantità di microrganismi può infettare il tratto genitale femminile, determinando diversi quadri clinici. I sintomi di infezione dell’apparato genitale femminile più comuni sono bruciore, prurito, difficoltà ad urinare e dolore durante il rapporto sessuale. Le infezioni possono essere localizzate nel tratto genitale inferiore (vaginiti e vulviti) o nelle vie genitali superiori, come la Malattia Infiammatoria Pelvica (MIP).
Cause e sintomi di infezione vaginale
Nell'ambiente vaginale sono presenti in perfetto equilibrio numerosi microrganismi che costituiscono la flora vaginale, la cui composizione si modifica secondo l'età, lo stato ormonale, l'attività sessuale e le condizioni generali di salute della donna.
La flora vaginale determina il pH vaginale, che favorisce l’equilibrio dei lattobacilli (bacilli di Doederlein), i quali acidificano, proteggono dalle infezioni e impediscono la crescita dei saprofiti, microrganismi come batteri o funghi (Escherichia coli, Streptococco, alcuni batteri anaerobi).
Quando si assumono antibiotici o si soffre di diabete avviene una riduzione delle difese locali e si verifica un cambiamento della flora che determina la proliferazione dei saprofiti che, se superano certi indici, causano l'infezione.
I rapporti sessuali sono la causa principale delle infezioni vaginali, ma anche la scarsa igiene, l’uso di detergenti intimi neutri diversi dal pH fisiologico di 4-5, indossare indumenti che vanno ad aumentare la temperatura (aderenti o sintetici), assorbenti interni cambiati poco di frequente (almeno ogni 3 ore). Inoltre anche il ciclo mestruale può abbassare il pH vaginale.
Eziologia e diagnosi di infezione dell’apparato genitale femminile
La diagnosi di infezione si effettua descrivendo al medico i sintomi e i segni dell’infezione e il prelievo di materiale biologico vaginale con un tampone, che permette un’analisi mediante ricerca microbiologica.
Una grande quantità di microrganismi può infettare il tratto genitale femminile, determinando diversi quadri clinici:
La candida, il trichomonas e la gardnerella causano disturbi soggettivi notevoli, ma sono facilmente curabili e non lasciano sequele importanti
La neisseria gonorrhoeae e la clamidia sono le principali cause di infertilità femminile
Infezioni presenti nel tratto genitale inferiore: vaginiti e vulviti
Herpes virus (tipo II): insorge dai 3 ai 7 giorni dopo il rapporto sessuale dando origini a vescicole e ulcerazioni e il coinvolgimento vaginale e cervicale dà origine a leucorrea. Le lesioni guariscono spontaneamente in 1-3 settimane, ma il virus resta latente nei gangli nervosi regionali che causano spesso recidive.
Infezioni micotiche, soprattutto da candida, possono essere causate dal diabete, dai contraccettivi e dalla gravidanza. Si presentano come puntiformi lesioni biancastre che causano leucorrea e prurito.
Micoplasma, responsabile di alcuni casi di vaginite e cervicite e in gravidanza può essere causa di infezioni della placenta e di aborto.
Infezioni delle vie genitali superiori
La Malattia Infiammatoria Pelvica (MIP) può essere causata dal gonococco, dalla clamidia, da batteri enterici o da un’associazione di questi. Spesso l’infezione si manifesta come complicazione di un aborto o di un parto.
Le complicazioni della MIP comprendono:
Peritonite
Ostruzione intestinale per le aderenze che si instaurano tra il tenue e gli organi pelvici
Infezione batterica con consegue rischio di endocardite infettiva, meningite, artrite suppurativa
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