Lo scorso 7 aprile il mondo non ha celebrato soltanto l'annuale Giornata della Salute ma anche il 75° anniversario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 7 aprile 1948 entrò in vigore la sua Costituzione. Da oltre sette decenni l'Agenzia delle Nazioni Unite, nata per promuovere la salute e proteggere le persone dalle malattie, mantiene fede al suo impegno di raggiungere il più alto livello di salute e benessere per tutti e di migliorare la qualità di vita.
Tre quarti di secolo è un buon tempo per guardare indietro e tirare le somme
La sede centrale Oms a Ginevra
Dalle prime campagne vaccinali di massa alla scoperta degli antibiotici e al loro uso responsabile nel 1950 sino all'antibiotico resistenza di oggi.
Dall'eradicazione del vaiolo grazie ai vaccini di Salk e Sabin nel 1980 alla quasi eradicazione della poliomielite di oggi.
Dal primo regolamento sanitario internazionale al primo elenco di farmaci essenziali - sulla base di prove per la sua sicurezza, efficacia e rapporto qualità-prezzo - di cui un sistema sanitario di base ha bisogno.
Dalla scoperta del virus Hiv nel 1983 che cambia ogni priorità sino alla prima pandemia influenzale con un nuovo virus, l'H1N1 (2009). Dalla prima dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale per il virus Ebola in Africa Occidentale (2014) sino a quella dichiarata per la pandemia da Covid-19 nel 2020 .
Dalle malattie infettive alle malattie non trasmissibili come il cancro, l'ictus, il diabete e le malattie cardiache. Dal primo piano pandemico nel 2011 che stabilisce le contromisure da attuare sino all'aggiornamento di un nuovo piano che ci prepari, dopo la pandemia da Covid-19, alle prossime sfide che minacciano la salute globale.
L'Oms si racconta attraverso tutti i suoi maggiori programmi realizzati in 75 anni , come combattere la malnutrizione e la mortalità materna ed infantile, controllare la riproduzione umana e regolare la contraccezione d'emergenza, favorire l'immunizzazione, contrastare le malattie tropicali e quelle diarroiche, prevenire le malattie infantili e promuovere la ricerca su quelle non trasmissibili, divulgare la sicurezza stradale.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, orgogliosa della sua storia, è cresciuta ad ogni pietra miliare che è riuscita a costruire. Sono traguardi importanti che restano, come cardini, a ricordare gli inestimabili obiettivi di salute che ha realizzato, cooperando con gli Stati membri e i partner internazionali, e a spronare a fare ancora meglio e di più.
Per onorare questo anniversario, l'Oms ha presentato sette storie di salute che sono gli obiettivi del passato che si rinnovano ancora oggi, come una promessa mantenuta che si vuole riconfermare. E ne aggiunge altre 5, a cui intende dare valore e sostanza nei prossimi anni. Storie che diventano, costruendole nel presente, già futuro.
Storia 1. Salute per tutti: l'obiettivo finale
Nascere, crescere, lavorare, vivere ed invecchiare in buona salute è un diritto fondamentale di ogni essere umano. Valorizzare ogni vita, senza differenze e compromessi, e garantire la salute per tutti è impegno costante ed obiettivo prioritario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità da 75 anni.
Dal 1948 l'Agenzia delle Nazioni Unite cerca di migliorare le condizioni sociali delle persone, di promuovere a livello globale l'inclusione di genere e della disabilità, di eliminare le disuguaglianze sanitarie. Raggiungere tale obiettivo è fondamento di un mondo più pacifico e sicuro.
Storia 2. Alleviare le malattie mortali
Prevenire, alleviare e fermare la diffusione di infezioni mortali continua ad essere una sfida importante. L'Oms ci è riuscita una volta con l'eradicazione del vaiolo nel 1980, una malattia altamente contagiosa e mortale che ha causato nel 20° secolo circa 300 milioni di vittime.
Il mondo è sul punto attualmente di eradicare anche la poliomielite , riducendo del 99.9% la sua diffusione.
Storia 3. Proteggere le persone dalle pandemie
Per l'Oms è imperativo continuare ad essere in prima linea in tutte le principali emergenze sanitarie locali ed internazionali per proteggere le persone dai rischi acuti e dalle ripercussioni di epidemie e pandemie.
Le malattie attraversano i confini, pertanto tutelare la salute pubblica a livello globale è possibile attraverso il regolamento sanitario internazionale, un accordo che impegna gli Stati a tutelarsi l'uno verso l'altro per fare fronte comune.
Colera, ebola, influenza aviaria H5N1, Sars, Covid-19 sono state le sfide minacciose che sono state attivamente affrontate negli ultimi decenni, rispondendo su larga scala e spostando tempestivamente persone, risorse e rifornimenti dove necessario di volta in volta, nei contesti più difficili e diversi.
Come è stato ampiamente dimostrato nel corso dell'ultima pandemia, la condivisione di dati, campioni e sforzi comuni facilita la discussione e favorire il progresso scientifico affinché il mondo superi l'emergenza. È bene ricordare che nel periodo 2020-2021 l'Oms ha risposto a 87 emergenze sanitarie oltre a Sars-CoV-2. Per proteggere le nuove generazioni nel 21° secolo, l'Oms sta elaborando un nuovo piano pandemico con l'obiettivo di costruire una rinnovata strategia a prova di futuro.
Storia 4. Pace per la salute, salute per la pace
Durante guerre e conflitti l'Oms spesso negozia servizi umanitari e sanitari. Dagli anni '80 ha fornito interventi in Africa, in Asia, in Europa e in America Latina. Durante la guerra in Bosnia negli anni '90 ha reso possibile la libera circolazione delle ambulanze e le cure mediche di emergenza, continuando altresì le vaccinazioni contro la poliomielite e le campagne contro la tubercolosi e l'Hiv.
Attualmente il personale dell'Oms è impegnato nelle zone di conflitto dall'Iraq alla Libia e dal Sudan all'Ucraina. Nella regione del Mediterraneo orientale è in atto la più grande crisi sanitaria di rifugiati e migranti al mondo.
Dal 2019 grazie al programma Global Health for Peace l'Oms sta accelerando la promozione dell'assistenza sanitaria nelle zone di conflitto affrontando contemporaneamente quelle condizioni che ostacolano la pace.
Storia 5. Linee guida e standard per la salute
In quanto autorità globale, l'Oms ha il mandato fondamentale di definire politiche per migliorare la salute, raccogliendo le evidenze e valutando le prove scientifiche disponibili sui problemi di salute così da creare linee guida che diventino standard di riferimento per migliorare la salute pubblica.
Il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno (1981) e la Convenzione sul controllo del tabacco (2003) sono due trattati che, promuovendo l'allattamento al seno e diminuendo l'uso del tabacco nel mondo, testimoniano l'efficacia di tali politiche.
Storia 6. Prevenire le malattie attraverso le vaccinazioni
I vaccini aiutano le persone di tutte le età a vivere una vita più lunga e più sana. Lo ribadisce l'Oms, che dal 1974 è pioniere nella fornitura di vaccinazioni. Il suo programma sull'immunizzazione, implementato nell'Agenda 2030, ha permesso l'introduzione di vaccini per l'infanzia in tutto il mondo, riuscendo a prendere di mira più malattie contemporaneamente.
Oggi si dispone di vaccini che proteggono da oltre 20 malattie potenzialmente letali. Tale immunizzazione previene 3,5-5 milioni di morti ogni anno per malattie come il tetano, la pertosse, l'influenza e il morbillo. Sono malattie che possono essere devastanti, anche se scompaiono dalla memoria vivente. Sono stati sviluppati vaccini contro Ebola, vaiolo delle scimmie, febbre gialla e colera. Nel 2021 è stato formulato il primo vaccino contro un parassita, quello della malaria .
Storia 7. Affrontare le sfide sanitarie legate al clima
La più grande minaccia per la salute dell'umanità e dell'ambiente oggi è legata al cambiamento climatico che impatta sulla qualità dell'aria, sull'acqua potabile, sul cibo, sui servizi igienico sanitari.
Sin dagli anni '90 l'Oms è stata in prima linea per affrontare tali rischi cercando di creare programmi e piani di azione per affrontare e mitigare gli effetti devastanti del clima sulla salute. Costruire sistemi e strutture sanitarie più resilienti e più sostenibili, senza emissioni di carbonio, è fondamentale a livello nazionale, regionale e globale.
+1. Salvare la vita di madri e bambini
Una buona sanità pubblica si misura con la salute di donne e bambini, le persone più vulnerabili che occorre proteggere. La mortalità tra i bambini sotto i 5 anni e le madri incinte si è dimezzata. Mai come oggi donne e bambini sopravvivono al parto e alle malattie infantili.
Salute mentale, obesità e l'impatto a lungo termine del Covid-19 sono le nuove sfide.
+2. Prendersi cura di chi si prende cura di noi
Generazioni di operatori sanitari in tutto il mondo hanno reso possibile i progressi in sanità pubblica. Sono stati loro a realizzare le pietre miliari della salute.
L'Oms riconosce il valore e il ruolo svolto dai professionisti della salute, soprattutto degli infermieri . A tal fine ha istituito una figura dirigenziale all'interno dell'organizzazione, lo Chief Nursing Officer, con l'obiettivo strategico di far fronte alla grave carenza di operatori sanitari che si stima nel 2030 possa raggiungere i 10 milioni.
+3. Affrontare le malattie non trasmissibili e la salute mentale
Vivere senza malattie non basta per essere in salute. Serve anche un completo benessere fisico, psichico e sociale. L'uso dannoso di alcol e tabacco, l'inattività fisica e le diete malsane portano a malattie croniche come il cancro, il diabete, l'ictus.
Si tratta di condizioni cui spesso sono associati traumi e sofferenze. Rappresentano il 74% dei decessi nel mondo. Per fare in modo che milioni di persone vivano più a lungo e in buona salute, occorre pertanto fornire guide salvavita per prevenire e controllare tali malattie.
Ne sono un esempio i rapporti di sanità mondiale sulla salute mentale (2001, 2008) e sull'eliminazione del cancro cervicale (2018).
+4. Affrontare la resistenza antimicrobica
Aver abusato di antibiotici ha indebolito la nostra difesa naturale contro le malattie. Sono emersi nuovi microbi resistenti ai farmaci conosciuti che minacciano lo sviluppo e la salute globale.
L'allarme sulla resistenza antimicrobica risale al 2015 con l'istituzione dell'alleanza “One Health” per rilevare, prevenire e gestire questa nuova crisi che sta investendo non solo gli esseri umani ma tutto l'ecosistema. Occorre costruire una sicurezza sanitaria globale anche alla luce di questa minaccia che stavolta arriva dai batteri .
+5. Guidati dalla scienza e dall'innovazione
L'Oms investe sulla ricerca e la formazione, la collaborazione scientifica, la tecnologia. La scienza è la guida di ogni programma. Così nel 2019 l'Oms ha istituito una divisione scientifica che opera in tutte le aree della sanità pubblica.
La Divisione Scienza è stata fondamentale nel gestire la pandemia di Covid-19 perché ha risposto rapidamente con dati scientifici rigorosi, ha coordinato lo sviluppo e la distribuzione dei vaccini con particolare attenzione al principio dell'equità.
I migliori scienziati del mondo sono inoltre riuniti nel Science Council, un organo consultivo fortemente voluto dall'Oms per fornire consulenza su questioni e tecnologie scientifiche emergenti e ad alta priorità che potrebbero avere un impatto diretto sulla salute globale. Obiettivo è realizzare, grazie alla scienza, nuovi strumenti o prodotti che possano dare beneficio a tutte le persone.
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