La crisi climatica è fondamentalmente una crisi sanitaria e non è ipotetica. Colpisce qui ed ora i paesi e le popolazioni vulnerabili con impatti sproporzionati
. Così l'Assemblea generale delle Nazioni Unite interpellandosi alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja affinché il più alto organo giudiziario del mondo si esprima sugli obblighi legali degli Stati di rispondere ai cambiamenti climatici. Il parere consultivo, richiesto all'unanimità dall'Onu e che potrebbe rimodellare fondamentalmente il futuro della salute globale e dei diritti umani, è atteso nel 2025.
Oms all'Aja: Salute pubblica e clima, crisi da affrontare ora
Ribadendo che la salute pubblica è l'aspetto principale dell'azione per il clima, l'Oms ha esortato la Corte a mettere la salute al centro del suo parere consultivo tenendo conto, nel dare forma agli obblighi legali degli Stati, delle migliori prove scientifiche e tecniche disponibili, già precedentemente fornite ad altri organismi sin dal 2021.
I diritti delle generazioni presenti e future dipendono da un ambiente sano
, rimarca l'Oms auspicando che la Corte accolga le prove sugli impatti del cambiamento climatico sulla salute, raccolte in oltre 25 anni. Supplichiamo la Corte di essere guidata dalle prove scientifiche e dalle linee guida e di dare pieno effetto sul diritto fondamentale di ogni essere umano al più alto standard di salute raggiungibile, come sancito dalla Costituzione dell'Oms
, si legge nella potente dichiarazione conclusiva pronunciata all'Aja il 13 dicembre scorso.
La Corte si era già pronunciata in materia di salute negli anni Novanta quando l'Assemblea Mondiale della sanità vi si era rivolta per un parere sulla legalità dell'uso delle armi nucleari nei conflitti armati. In quell'occasione, sebbene la richiesta fosse stata respinta perché ritenuta non del tutto pertinente con le attività svolte dall'Oms, la Corte aveva dichiarato che l'ambiente non può essere considerato separatamente dalla salute perché esso rappresenta lo spazio vitale, la qualità della vita e la salute stessa degli esseri umani, comprese le generazioni non ancora nate
.
A supporto della sua richiesta presentata nel 2024, l'Oms ritiene che il cambiamento climatico rientri stavolta pienamente nel suo mandato sanitario. Ha pertanto sollevato le dimensioni sanitarie del fenomeno secondo il diritto internazionale ed ha offerto alla Corte la sua competenza sanitaria. Il legame tra salute e cambiamento climatico è oggi indiscutibile - si legge nell'arringa finale -. Una pletora di studi forniscono solide prove degli impatti negativi, diversificati e di vasta portata del cambiamento climatico sulla salute fisica e mentale delle persone. Inoltre il precedente impegno dell'Oms nell'Accordo di Parigi sul clima ha portato gli stati a riconoscere esplicitamente la rilevanza del diritto alla salute per l'azione per il clima
.
In un commento pubblicato su The Lancet, gli esperti ritengono che questo intervento dell'Oms presso l'Alta Corte di Giustizia debba essere considerato come parte di una più ampia mobilitazione legale globale per sostenere un'azione climatica decisa ed equa al fine di proteggere la salute e i diritti umani delle comunità, soprattutto quelle più vulnerabili. Sostengono che una potente sentenza della Corte internazionale potrebbe aiutare ad orientare la politica mondiale, ispirando altre corti e i responsabili della sanità pubblica, così da scongiurare un cambiamento climatico catastrofico.
Tuttavia, avvertono che, se tale sentenza sarà debole, c'è il rischio che i negoziati internazionali sul clima, attualmente in difficoltà come è emerso nell'ultima Cop, si complichino ulteriormente ostacolando gli sforzi per garantire una forte azione legale. Si precisa che sono quasi mille le cause legali sul clima che i tribunali di tutto il mondo si trovano ad affrontare per la mancanza di un'azione decisa sulla questione da parte dei governi.
Risulta inoltre che almeno 159 di queste cause si basino direttamente su rivendicazioni di diritti umani, citando impatti sulla salute fisica e mentale delle persone. Si ritiene che per garantire il successo giudiziario sarà pertanto fondamentale presentare prove sanitarie scientificamente solide e convincenti sulla salute pubblica. Esistono già prove sufficienti che lo stress da calore per il rapido aumento delle temperature e per l'intensificarsi delle ondate di caldo impatta negativamente sulla salute delle donne anziane e sui pazienti affetti da sclerosi multipla che sperimentano effetti fisici e mentali, tra cui asma, malattie legate al calore e ansia climatica.
Gli esperti ritengono che per costruire efficacemente casi sul cambiamento climatico supportando l'azione legale sia essenziale che scienziati e professionisti della salute forniscano una solida e convincente evidenza di salute pubblica. Le prove scientifiche sinora raccolte dall'Oms e da altri organismi, già ampiamente disponibili nei procedimenti giudiziari, rappresentano un importante punto di partenza per rafforzare l'impegno, il sostegno e le capacità dei professionisti sanitari a fianco dei decisori politici.
Essi dovrebbero tuttavia sviluppare competenze aggiuntive relative alla comunicazione sulla salute e sul cambiamento climatico verso il pubblico per far comprendere l'importanza della legge e dei diritti umani, aspetti fondamentali per raggiungere l'equità sanitaria. Servono poi finanziamenti per supportare collaborazioni a lungo termine tra professionisti e scienziati della salute, del clima e del diritto e riconoscere che queste connessioni interdisciplinari sono fondamentali per affrontare i cambiamenti catastrofici della salute planetaria.
L'Oms ha difeso la scienza, la salute pubblica e i diritti umani. In questi tempi politici tumultuosi soltanto la cooperazione tra professionisti sanitari e legali permetterà di chiedere autorevolmente un'azione climatica più audace e forte. Ciò sarà possibile continuando a condividere, raccogliere e migliorare la base delle prove di salute pubblica disponibili
, concludono auspicando che l'intervento scientifico dell'Oms alla Corte possa essere un valido esempio per tutte le organizzazioni che si occupano di sanità pubblica.
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