Le sospette reazioni avverse segnalate per i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna sono in linea con le informazioni già presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei vaccini e le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano il loro profilo di sicurezza
. A rilevarlo è il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19.
Sorveglianza vaccini Covid-19, il primo rapporto AIFA
I dati si riferiscono alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27/12/2020 e il 26/1/2021 per i vaccini in uso nella campagna e riguardano soprattutto la prima dose del vaccino Comirnaty (99%), che è stato il più utilizzato e solo in minor misura Moderna (1%).
La disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno è quantificabile nell'ordine più o meno dei 40 milioni di dosi. Quindi dovremmo arrivare largamente a una cifra importante di persone che vengono a essere vaccinate. Siamo nell'ordine dei 20 milioni di persone almeno per il mese di giugno
. Lo afferma Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ospite di 'Buongiorno' su Sky TG24. Abbiamo avuto 2 milioni di dosi a gennaio - ricorda - e parlando solo dei vaccini per ora approvati avremo 4 milioni per febbraio, 8,3 per marzo e poi 25 milioni per il trimestre successivo. È chiaro che, se arriveranno ulteriori dosi di vaccini o ci saranno vaccini che verranno approvati, questo numero si può incrementare. Oggi questi sono i numeri rispetto ai tre vaccini Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca e in funzione di quella che è la previsione di fornitura
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Sugli anticorpi monoclonali abbiamo avuto due giorni di riunione ma il parere ufficiale formale non è ancora uscito, sarà articolato e lo comunicherà oggi il ministro Speranza
. Così Nicola Magrini, Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. Ci sarà un indirizzo positivo all'utilizzo parziale, nei pazienti gravi e più avanzati non funzionano, potrà essere invece utilizzato in una popolazione precoce e ben definita con modalità da definire
ha aggiunto.
Intanto è iniziato nel Regno Unito uno studio per verificare l'efficacia dell'immunizzazione anti-Covid con due vaccini differenti anziché uno solo come avviene attualmente per la prima dose e il richiamo. Secondo quanto riporta la Bbc, lo studio - denominato 'Com-Cov' - è gestito dal National Immunisation Schedule Evaluation Consortium e coinvolge oltre 800 volontari in Inghilterra di età superiore ai 50 anni. L'idea è quella di avere una maggiore flessibilità nella campagna di immunizzazione e di affrontare potenziali interruzioni delle forniture con maggiore tranquillità.
Utilizzare in combinazione due diversi vaccini anti-Covid mi sembra significativamente aleatorio
. Così Locatelli, commenta lo studio sull'uso in combinazione di 2 dosi di diversi vaccini annunciato dall'Università di Oxford. Dobbiamo restare all'evidenza dei dati disponibili. I dati si riferiscono a un uso costante, tra la prima e la seconda vaccinazione, dello stesso tipo di vaccino. Andare ad esplorare situazioni alternative - afferma - mi sembra significativamente aleatorio. Non dico che non possa funzionare, però starei su una strada solida e consolidata
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Fonte Ansa
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