Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) l’età media dei pazienti deceduti e positivi al COVID-19 è di 81 anni, circa il 60% dei contagiati ha un’età superiore ai 60 anni e il 95% dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie croniche preesistenti. Gli anziani e le persone affette da patologie croniche rappresentano quindi la popolazione più a rischio nell’attuale era COVID-19. Tutti gli assistiti all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono quindi da considerarsi particolarmente a rischio.
Come prevenire l’infezione da SARS-CoV-2 nelle RSA
- Prevenire l’ingresso in struttura di casi COVID-19 Preparazione della struttura ad eventuali casi positiviSospensione delle attività di gruppo previste precedentemente e della condivisione degli spazi comuni
- Formazione specifica del personale per la conoscenza e la corretta adesione delle precauzioni standard e delle procedure di isolamento
- Formazione dei residenti ed eventuali visitatori
- Elaborazione di promemoria visivi (ad esempio poster) per sensibilizzare e promuovere i comportamenti corretti
- Sorveglianza attiva delle infezioni a carattere respiratorio tra i residenti e gli operatori
- Restrizione dell’attività lavorativa degli operatori sospetti o risultati positivi al test per SARS-CoV-2
- Monitoraggio degli interventi attuati
Formazione specifica del personale
Tutto il personale sanitario e di assistenza, inclusi gli addetti alle pulizie, devono ricevere una formazione specifica riguardo la prevenzione e il controllo delle ICA (infezioni correlate all’assistenza) e su come prevenire la trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2.
La formazione dovrebbe essere effettuata tramite sessioni obbligatorie di non più di 2-3 ore che prevedano anche esercitazioni pratiche, come ad esempio la procedura di igiene delle mani e di vestizione e svestizione dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
In particolar modo tutti i sanitari devono conoscere:
- Le caratteristiche dell’infezione da SARS-CoV-2 e sulla malattia COVID-19 (ovvero caratteristiche principali del virus, modalità di trasmissione, presentazione del quadro clinico, diagnosi, trattamento e procedure correlate)
- Le precauzioni standard per l’assistenza a tutti i residenti ovvero il rispetto dell’igiene delle mani e dell’igiene respiratoria, utilizzo corretto dei DPI, gestione appropriata dello smaltimento rifiuti e della biancheria correlata
- Le precauzioni per la prevenzione di malattie trasmesse per contatto, per via aerea e tramite droplets (goccioline)
- I comportamenti da adottare nei momenti di pausa e riunione al fine di ridurre l’eventuale trasmissione del virus
Come prevenire l’ingresso di casi sospetti Covid-19 in struttura
- Attraverso il divieto di accedere alla struttura da parte di familiari e conoscenti (la visita sarà autorizzata solo per casi eccezionali, come ad esempio il fine vita, solo dalla Direzione di Struttura)
- Impedire l’accesso a chiunque presenti sintomi di infezione respiratoria sia lieve che acuta
- Limitare il più possibile i nuovi ingressi in struttura al fine di consentire una migliore gestione degli utenti ed eventuali casi di isolamento (nei casi di nuovi ingressi non procrastinabili accertarsi della completa assenza di condizioni di rischio in atto)
- Evitare per quanto possibile l’invio dei residenti nella struttura in ospedale per visite specialistiche ed esami strumentali
- Richiedere l’uso di mascherina chirurgica e un’accurata igiene delle mani a tutti fornitori, manutentori e/o altri operatori limitando la loro presenza in struttura solo per le dovute necessità
Identificare precocemente casi sospetti/probabili/confermati tra residenti e operatori
- Promuovere una responsabilizzazione negli operatori affinché anche al di fuori della struttura prestino attenzione al proprio stato di salute, particolarmente in relazione a insorgenza di febbre e sintomi simil-influenzali (tosse secca, dolori muscolari diffusi, mal di testa, rinorrea, mal di gola, congiuntivite, diarrea e vomito)
- Misurazione della temperatura corporea all’inizio di ogni turno per tutti gli operatori con astensione obbligatoria per coloro con temperatura maggiore ai 37,5
- Monitorare negli assistiti l’eventuale comparsa di febbre, segni e sintomi di infezione respiratoria acuta o di difficoltà respiratoria
Gestione dei casi sospetti
- In ogni stanza della residenza dovrebbero essere presenti delle soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani e tutti i lavandini forniti di carta e sapone
- Tutte le superfici ad alta superficie di contatto devono essere disinfettate giornalmente
- Monitorare segni e sintomi di infezione respiratoria tra operatori e residenti
- Identificare delle aree dedicate ad eventuali isolamenti con presenza di bagno e anticamera se possibile
- Trattare i casi sospetti come potenzialmente contagiosi, confermare la diagnosi tramite esame di laboratorio (tampone naso-faringeo) ed effettuare la segnalazione al Dipartimento di Prevenzione
- Creare aree e percorsi dedicati separando aree “pulite” da quelle “sporche”
Come isolare gli assistiti
Le aree di isolamento possono essere così strutturate:
- Residenti sani con residenti che hanno avuto contatti a rischio ma hanno effettuato un tampone con esito negativo
- Residenti sintomatici con sospetto di infezione
- Residenti con tampone positivo asintomatici o paucisintomatici
- Residenti con tampone positivo e sintomatici
Gli ingressi nelle diverse aree vanno previsti in maniera distinta e laddove questo non sia possibile prevedere il cambio dei DPI. Si rende necessario, inoltre, rispettare la suddivisione di percorsi puliti e sporchi ed evitare in tutti i modi la contaminazione.
Gestione delle aree COVID in RSA
- Deve essere garantita la presenza di infermieri h24 e supporto medico
- Organizzare il lavoro nelle diverse aree con piccole équipe
- Far indossare la mascherina chirurgica all’assistito, se tollerata
- Quando è necessario effettuare un’assistenza diretta al paziente applicare le precauzioni da contatto e da droplets (guanti, dispositivi di protezione respiratoria, occhiali di protezione/visiera, camice monouso (meglio se idrorepellente)
- Se non fosse necessario un contatto diretto indossare la mascherina chirurgica e mantenersi alla distanza di almeno un metro
- Praticare frequentemente l’igiene delle mani con soluzione idroalcolica o se non disponibile, o se le mani sono visibilmente sporche, lavarle con acqua e sapone e asciugarle con salviette monouso
- Assicurare una pulizia frequente (almeno due volte al giorno) della stanza del residente con successiva disinfezione con ipoclorito di sodio allo 0,5% per le superfici ad alto contatto e dei bagni e allo 0,1% per le altre superfici
- Disinfettare con alcool al 70% i dispositivi di cura e le attrezzature riutilizzabili (ad esempio termometri e stetoscopi) ogni volta che si utilizzano e nel passaggio da un residente all’altro
- Concentrare il più possibile le attività assistenziali (quali igiene, terapia, alimentazione) al fine di ridurre gli ingressi nella camera
- Garantire una regolare ventilazione degli ambienti
- Evitare i trasferimenti. Nel caso si renda necessario uno spostamento del paziente tutelare gli altri ospiti ed evitare il passaggio nelle aree comuni
- Riporre la biancheria del paziente in isolamento in un sacchetto chiuso in attesa che venga lavata. Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani e teli da bagno in lavatrice a 60-90 gradi con un detersivo di utilizzo comune
- Lavare con acqua calda e detergente (a mano o in lavastoviglie) le stoviglie dell’assistito
- Indossare guanti e mascherina durante le operazioni di lavaggio di biancheria e vestiti, di disinfezione ed igiene dei locali
Come identificare i contatti stretti
Sono definiti contatti stretti:
- Chi ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (ad es stretta di mano)
- Chi ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID-19 (ad esempio toccare un fazzoletto usato a mani nude)
- Chi ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19 a distanza minore di 1 m e di durata maggiore ai 15 minuti
- Chi si sia trovato in un ambiente chiuso con un caso COVID-19 per almeno 15 minuti a distanza minore di 1 m
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