Per ridurre lo stress del neonato prematuro è stato di recente introdotto in tutte le strutture pediatriche italiane il cosiddetto sistema NIDCAP, capace di condurre il piccolo paziente verso un recupero più rapido delle condizioni vitali. La sopravvivenza degli assistiti in Terapia Intensiva Neonatale dipende spesso dal corretto utilizzo di questa metodologia.
Nidcap, l'approccio per ridurre lo stress del neonato prematuro in Tin
Il neonato prematuro è costretto ad affrontare l'ambiente extrauterino in un momento in cui il suo sistema nervoso centrale si sta sviluppando molto velocemente e le cui strutture non sono sufficientemente mature per affrontare le stimolazioni della terapia intensiva neonatale (TIN).
L’Individualized Infant and Family-Centred Developmental Care è un insieme di interventi il cui obiettivo primario è quello di ridurre lo stress del neonato prematuro durante il periodo di degenza in TIN. Prevede il coinvolgimento precoce dei genitori nell'assistenza, la regolazione del macro e micro-ambiente (luce, temperatura, rumore, contenimento del neonato), la cura posturale, il metodo marsupio. Queste procedure sono molto importanti al fine di ridurre lo stress del neonato e favorirne lo sviluppo neuromotorio.
Il metodo Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program (NIDCAP) è un metodo che nasce per l’osservazione del comportamento del neonato prematuro con l’obiettivo di mettere a punto un’assistenza centrata sul neonato stesso e la sua famiglia.
Questo metodo si basa sulla cosiddetta teoria sinattiva messa a punto dalla psicologa americana H. Als, secondo la quale l'organismo è costituito da cinque sottosistemi che interagiscono continuamente tra di loro e con l'ambiente. Dalle interazioni tra i cinque sottosistemi e tra questi e l'ambiente, l'organismo passa ad un livello maturativo superiore portando avanti e completando il proprio processo evolutivo.
Il metodo NIDCAP prevede l'osservazione nel tempo del comportamento del neonato pretermine da parte dell’operatore certificato. Si osservano i tentativi di autoregolazione del neonato pretermine che si concretizzano con comportamenti di difesa e di evitamento o con comportamenti comunicativi ed interattivi.
L'osservazione del comportamento del neonato permette la messa a punto di programmi individualizzati ed evolutivi di assistenza al neonato pretermine strettamente correlati al momento maturativo ed alle condizioni cliniche e quindi rispettosi ed adatti ai bisogni del neonato stesso e della sua famiglia.
L'adozione del metodo NIDCAP in TIN comporta necessariamente una rivoluzione del lavoro: l'assistenza basata sull'esecuzione di compiti ("task-based") dovrebbe trasformarsi in assistenza centrata sulla relazione e sulla comunicazione con il neonato e la sua famiglia ("relationship-based"). Dal curare al prendersi cura.
Scusa signor infermiere,
sono il neonato che è affidato alle tue cure. Mi puoi ascoltare?
Lo so che hai un’attività faticosa; riconosco che ti do molto da fare, ma vorrei dirti alcune cose che possono aiutare te a fare meglio il tuo lavoro e, nello stesso tempo, possono favorire il mio benessere.
Se ho trovato il coraggio di confidarmi con te è perché sono completamente nelle tue mani e so che posso contare sul tuo aiuto.
È un metodo estremamente efficace che permette di mettere a punto un’assistenza individualizzata al neonato prematuro e ai suoi genitori in modo da conciliare competenze specialistiche, capacità tecniche e relazionali specifiche con le esigenze individualizzate dei piccoli prematuri, riconoscendo il ruolo fondamentale dei genitori. In quest’ottica è cruciale il ruolo dell'infermiere pediatrico, il quale deve assicurare sia al neonato prematuro che ai genitori un’assistenza individualizzata, pianificando interventi e strategie assistenziali nelle quali il genitore sia protagonista e artefice.
I professionisti che operano nella TIN devono saper coniugare aspetti tecnico scientifici con aspetti emozionali-relazionali nei confronti della diade neonato-genitore, pertanto devono avere delle competenze specifiche riguardanti i bisogni del neonato prematuro e del genitore. Il percorso formativo nel metodo NIDCAP permette al professionista di saper leggere il comportamento del neonato, riconoscerne i bisogni neuroevolutivi, favorirne lo sviluppo e sostenere la famiglia.
Questa formazione specifica per l'infermiere che opera in TIN ha un ruolo fondamentale per offrire strumenti utili ad affrontare situazioni complesse e competenze relazionali in grado di supportare il carico emotivo durante l'esercizio emozionale.
Diversi studi dimostrano che l'adozione del metodo NIDCAP in terapia intensiva neonatale produce risultati positivi sia a breve che a lungo termine.
A breve termine tale metodo riduce il numero di giorni di ventilazione meccanica e la necessità di ossigeno, favorisce il passaggio precoce all'alimentazione orale e migliora l'accrescimento ponderale, riduce l'incidenza di emorragia intraventricolare e di broncodisplasia, riduce il numero di giorni di ricovero, migliora le capacità di valutazione del neonato pretermine da parte dello staff, migliora in coinvolgimento delle famiglie ed il loro sostegno, migliora l'ambiente TIN per il neonato e per la sua famiglia, migliora l'ambiente lavorativo per il personale.
A lungo termine l'applicazione del metodo NIDCAP migliora le capacità di linguaggio espressivo e migliora l'outcome neuropsicologico.
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