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COVID-19

Telemedicina in pediatria durante e oltre la pandemia

di Monica Vaccaretti

Considerando che l'insorgenza e il perdurare di un evento come la pandemia di Covid-19 sta avendo un impatto significativo sulla eterogenea popolazione pediatrica - più fragile e vulnerabile - ed evidenziando che Covid-19 ha messo in luce purtroppo le difficoltà dei servizi sanitari locali nel garantire la continuità assistenziale ai pazienti pediatrici affetti da malattie croniche rare o comuni in corso di una tale emergenza, si è reso necessario trovare delle soluzioni praticabili per tutelare la salute del minore garantendo senza ritardi il suo accesso al sistema sanitario nonostante le restrizioni messe in atto per contrastare la pandemia.

Indicazioni ISS per servizi di telemedicina pediatrica in era Covid-19

I sistemi di sanità digitale e di telemedicina possono essere una soluzione efficace per garantire le cure al minore in tempo di pandemia

A tal fine l'Istituto Superiore di Sanità ha elaborato nell'ottobre 2020, alla luce del primo rapporto ISS COVID-19 sull'impatto dell'epidemia nella popolazione pediatrica, un interessante documento che, sulle base delle migliori evidenze scientifiche, fornisce raccomandazioni ed indicazioni operative per supportare l'implementazione dei servizi sanitari di telemedicina per i pazienti pediatrici, sia nella prima infanzia che in età evolutiva, durante le diverse fasi della pandemia.

Considerando inoltre che i provvedimenti legislativi messi in atto per contrastare la pandemia hanno portato all'isolamento presso i propri domicili buona parte della popolazione pediatrica, il Servizio Sanitario Nazionale ha dovuto garantire non solo la normale assistenza dell'età evolutiva ma anche far fronte alle misure di prevenzione e contenimento dell'infezione da SARS-CoV-2 e gestire con specifici algoritmi i casi sospetti o conclamati di Covid-19 nei bambini.

Considerando poi che la popolazione pediatrica è particolarmente esposta ad effetti avversi conseguenti all'isolamento fisico e di relazione, per tutelare la salute del minore – dal punto di vista non solo fisico ma anche psicologico cognitivo e comportamentale – si è reso necessario ricercare delle soluzioni digitali per ridurre non solo le possibilità di contatto ed il rischio di esposizione da parte degli operatori sanitari, ma soprattutto erogare comunque nel miglior modo possibile i servizi di cura ed assistenza al bambino e all'adolescente.

Le misure adottate per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso hanno purtroppo ridotto drasticamente gli accessi dei pazienti pediatrici in Pronto Soccorso e negli ambulatori per le visite di follow up e quelle di controllo dai Pediatri di Libera Scelta con una conseguente diminuzione della qualità assistenziale e l'incremento dei rischi di complicanze o riacutizzazioni di malattie croniche e rare.

In questo contesto i servizi di telemedicina e di sanità digitale possono essere utili a facilitare i contatti con l'utenza per non ritardare l'accesso ai servizi e per garantire la continuità dell'assistenza sanitaria, sebbene con le dovute attenzioni nei confronti della sicurezza clinica. La telemedicina è una importante innovazione nell'esercizio della medicina, perché permette di sostenere nuovi percorsi di diagnosi e cura attraverso la digitalizzazione di dati clinici e l'erogazione di prestazioni professionali che possono essere svolte a distanza con adeguate tecnologie digitali.

Un sistema di telemedicina è una piattaforma software che, attraverso applicazioni comunicanti tra loro, è in grado di fornire prestazioni professionali. La letteratura internazionale documenta che i servizi offerti ed erogabili con l'uso di sistemi di telemedicina presentano le seguenti caratteristiche: messaggeria sincrona ed asincrona, televisita, telemonitoraggio, teleconsulto, coaching a distanza, teleriabilitazione, teleassistenza psicologica, teleprogrammazione, équipe multidisciplinari a distanza.

È così possibile uno scambio di informazioni cliniche, l'interazione e la collaborazione tra professionisti, l'attività di tutoraggio e di riabilitazione, la terapia di supporto psicologico somministrata online. Il contatto telefonico con il paziente consente il dialogo, il triage infermieristico organizzativo per indirizzare nel percorso assistenziale più idoneo, l'educazione sanitaria. Il contatto visivo consente di mantenere un rapporto umano e personalizzato.

Progettare e realizzare un servizio di telemedicina ben strutturato ed efficiente necessita di una corretta metodologia che consenta innanzitutto di individuare e capire le reali necessità di cura ed assistenza del target cui è rivolto.

I sistemi di sanità digitale e di telemedicina possono essere in questo momento di emergenza sanitaria una soluzione efficace per garantire le cure al minore anche a distanza mantenendo una buona comunicazione medico-bambino attraverso le opportunità offerte dai sistemi informatici. Tali sistemi, essendo flessibili, possono permettere quella comunicazione multidirezionale, multidimensionale e multidisciplinare tipica dell'età pediatrica.

Le prestazioni in telemedicina devono poter garantire gli stessi livelli di sicurezza e di qualità dell'attività sanitaria in presenza, senza il rischio di depersonalizzazione del rapporto medico-bambino. Deve essere rivolta la massima attenzione possibile per garantire la sicurezza, non solo in termini legali e di cybersecurity, ma anche in termini clinici e di capacità comunicativa e di interazione per tutelate il minore.

La telemedicina rappresenta quindi attualmente una nuova sfida per il personale sanitario ed il suo maggior sviluppo sarà probabilmente reso possibile grazie alla sua adozione nel corso della pandemia. È auspicabile che le tecnologie sempre più avanzate disponibili permettano nuovi processi di lavoro e nuovi percorsi diagnostici e terapeutici garantendo qualità e continuità nelle cure erogate anche a distanza realizzando così un importante cambiamento epocale ad emergenza sanitaria conclusa.

I servizi di telemedicina rivolti alla popolazione pediatrica devono tenere conto dei diritti fondamentali dell'infanzia tutelati dalla Convenzione delle Nazioni Unite e rispondere a specifici requisiti tecnologici nel rispetto della normativa europea sulla protezione dei dati sensibili relativi ai minori e della tutela della privacy garantendo la massima sicurezza. Per tali prestazioni devono essere individuati dei criteri di eleggibilità e di esclusione perché non possono essere erogate con questo sistema in modo universale tutte le specialità e per tutte le strutture sanitarie.

In casi di emergenza come quella che stiamo vivendo esse rappresentano comunque una valida alternativa a quelle erogate in presenza. I requisiti minimi per l'erogazione di telemedicina prevedono non solo l'accesso ad un pc, ad una connessione internet e a competenze informatiche di base da parte dell'utenza e del caregiver, ma anche la possibilità di garantire privacy, consenso informato, sicurezza e minimizzazione del rischio clinico da parte del SSN.

Attualmente persistono dei limiti tecnologici in mancanza di un sistema informatico unitario a livello nazionale che consenta una piena e sicura interoperabilità dei dati sanitari. Ogni singola ULSS ha adottato sistemi informatici e software propri che non sono in grado di comunicare tra loro. Inoltre, i protocolli adottati nelle varie realtà locali non consentono lo scambio di dati in maniera standardizzata ed automatizzata e le piattaforme informatiche non interagiscono a livello interregionale. Esistono, inoltre, delle peculiari criticità che variano da regione a regione in base al quadro epidemiologico in continuo evolversi. Tuttavia, l'emergenza sanitaria ha messo in luce la capacità da parte dell'autorità competente di trovare valide strategie alternative di erogazione delle prestazioni assistenziali che possono diventare in futuro complementari e sinergiche a quelle tradizionali.

Infermiere

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