È stato inaugurato formalmente il 13 novembre il nuovo corso di laurea in Infermieristica dell'università di Padova, ospitato nella sede staccata di Chioggia presso il padiglione Aspo, di proprietà dell'Autorità di sistema portuale. Annunciato lo scorso mese di aprile, vede iscritti 40 studenti, a fronte di 50 posti offerti. Si tratta di un traguardo significativo per il territorio di Chioggia - ha commentato l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin -, che segna non solo l'espansione dell'offerta formativa in ambito sanitario regionale, ma anche un importante potenziamento delle opportunità di formazione professionale offerte alla comunità locale
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Lanzarin: attrarre nuovi professionisti per affrontare la crisi di personale
La vostra professione ha un valore etico e morale molto importante. Sono sicura che questa sarà un'esperienza formativa ed umana davvero significativa. Il nostro compito sarà quello di accompagnarvi in questo percorso sostenendo le vostre istanze sul fronte dell'autonomia, della retribuzione e della crescita professionale
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Così Lanzarin, rivolgendosi ai quaranta studenti che si sono iscritti nell'anno accademico 2024-2025 durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo corso di laurea in infermieristica aperto nella città di Chioggia.
È stata una scelta che si è dimostrata strategica e lungimirante
, commenta l'assessore esprimendo soddisfazione da parte della regione per la realizzazione del progetto nonostante alcune difficoltà logistiche ed organizzative.
Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo per risolvere il problema cardine dei sistemi sanitari, che è quello del personale
, sottolinea precisando che negli ultimi cinque anni è stato chiesto uno sforzo alle università di Padova e Verona, agli ospedali veneti e ai partner istituzionali per far crescere il numero dei posti messi a bando per Infermieristica, passando da 1200 a oltre 1700.
Pur riconoscendo che mancano medici, soprattutto di alcune specialità come l'emergenza-urgenza, anestesia-rianimazione e chirurgia, Lanzarin sottolinea che in Italia ci sono più medici formati che infermieri e che la sfida maggiore su cui occorre intervenire è rappresentata dalla crisi delle professioni sanitarie, che colpisce maggiormente quella infermieristica. La carenza di infermieri è una tendenza che si registra a livello nazionale ed europeo ed ha importanti ripercussioni sul sistema sanitario
, ribadisce.
Come abbiamo evidenziato nel Piano strategico regionale per affrontare la crisi di personale dobbiamo agire contemporaneamente su due fronti: attrarre nuovi professionisti, puntando fondamentalmente su logistica e servizi, e fidelizzare il personale con azioni utili a farlo restare sul territorio e nei presidi sanitari - precisa l'assessore -. Tutto ciò che possiamo fare per invertite la rotta non va solo a beneficio della comunità ma anche al rafforzamento della nostra sanità che ha bisogno, oltre ad investimenti continui, nuove tecnologie e infrastrutture, anche di nuovo capitale umano
, conclude.
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