Si svolgerà il prossimo 5 settembre l'esame di ammissione ai corsi di laurea delle 22 Professioni sanitarie. Si terrà in 41 università statali, secondo quanto stabilito nel decreto dello scorso 24 giugno dal Ministero dell'Università che sta per decretare anche il numero dei posti messi a bando dettagliatamente per ogni università e per ogni professione. Tale decreto consentirà agli atenei di emanare i bandi di ammissione entro i 30 giorni che precedono l'esame di settembre.
L’aumento riguarda 16 professioni su 22
Gli studenti diplomati alla Maturità potranno pertanto orientarsi nella scelta tra i 22 corsi di studio dell'area sanitaria tenendo conto che le professioni sanitarie, compresa Infermieristica, hanno un tasso occupazionale del 77% ad un anno dalla laurea e che occupano stabilmente il primo posto assoluto rispetto al totale delle 16 aree disciplinari che registrano invece un tasso occupazionale medio del 39%.
Nei bandi di ammissione, con scadenza a fine agosto, che le Università stanno pubblicando in questi giorni sono presenti percorsi formativi che offrono la possibilità di scegliere fra una variegata tipologia di studio e di lavoro e che al termine della Laurea portano generalmente in tempi brevi verso sbocchi occupazionali garantiti, sia nel settore pubblico che in quello privato nonché come liberi professionisti.
In attesa di conoscere l'offerta formativa degli Atenei dopo il decreto di prassi del Mur, le Regioni hanno intanto presentato i rispettivi fabbisogni formativi per l'anno 2024-2025 da cui si rileva diffusamente una maggiore richiesta.
Complessivamente sono richiesti 819 posti in più, che rappresentano un aumento significativo del 2%. Si è passati infatti dai 40629 dello scorso anno agli attuali 41448. È altresì aumentato dell'1,5% anche il fabbisogno totale espresso dalle Categorie sanitarie: se nel 2023 avevano richiesto 43656 posti, quest'anno la richiesta è salita a 44.304 la maggioranza dei quali interessa Infermieristica (26832).
Tenendo conto della differenza tra le Regioni e le Categorie stimata in un –6,4%, l'Accordo della Conferenza Stato-Regione dello scorso 11 luglio ha stabilito per le 22 professioni sanitarie una determinazione finale mediata di 43.494 posti. L'aumento è pertanto pari all'1,9% che equivale a 790 posti in più rispetto all'anno scorso.
Tale incremento, che riguarda 16 professioni su 22, interessa soprattutto Tecnico di Neurofisiopatologia (+21%), Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria (+15%), Igienista dentale (+13%), Educatore Professionale (+12%) e Terapista Neuro Psicomotricità età evolutiva (+10%).
Tra tutte le altre figure che seguono con incrementi minori, soltanto l'infermiere e il tecnico ortopedico hanno subito una riduzione, più lieve per il primo (-0,2%) più pesante per il secondo (-7,9%). Il calo relativo agli infermieri è comunque minimo, sono 67 in meno passando da 26.899 dello scorso anno agli attuali 26.832.
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