L’esofago di Barrett è una patologia dell’esofago caratterizzata dalla modificazione della mucosa esofagea, che colpisce prevalentemente la fascia di età tra i 50 e i 60 anni e la cui causa scatenante risulta essere il reflusso gastroesofageo di lunga durata. Nelle persone con reflusso, per difendersi dall’aggressione degli acidi gastrici, l’esofago modifica col tempo la sua struttura anatomica, assumendo caratteristiche più simili a quelle della mucosa dell’intestino. L’alterazione che si sviluppa è reversibile se trattata; tuttavia, se non trattata può invece diventare una condizione precancerosa e trasformarsi col tempo in neoplasia maligna. L’esofago di Barrett è più frequente anche nelle persone con ernia iatale e sembra avere caratteristiche di familiarità.
Sintomi di esofago di Barrett
I sintomi associati all’esofago di Barrett coinvolgono l’apparato gastrointestinale. Le manifestazioni più frequenti comprendono:
- Pirosi gastrica con dolore toracico retrosternale associato
- Dolore gastrico
- Reflusso gastroesofageo
- Sensazione di pienezza gastrica
Il reflusso gastroesofageo risulta inoltre associato ad altri sintomi, che sono:
- Tosse secca stizzosa
- Faringodinia
- Raucedine
causati dal reflusso dei succhi gastrici.
Diagnosi
L’indagine di prima scelta per effettuare la diagnosi è l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS), che permette, attraverso l’introduzione di un endoscopio dalla bocca, di valutare tutto l’apparato gastroenterico e valutare la mucosa dell’esofago.
L’EGDS oltre ad essere diagnostica, permette di prelevare dei campioni bioptici per valutare con l’esame istologico la presenza della malattia.
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