La disprassia è una condizione cronica che causa difficoltà nelle capacità motorie e nella coordinazione. I soggetti affetti da disprassia hanno capacità cognitive nella norma, ma hanno difficoltà a compiere atti motori volontari coordinati e sequenziali tra loro ai fini del raggiungimento di uno scopo ben preciso. La disprassia può riguardare sia la motricità globale sia le capacità motorie fini. Le cause non sono ad oggi chiare e i sintomi comprendono la difficoltà e la lentezza nell'eseguire azioni, la goffaggine, lo scarso equilibrio. La diagnosi si basa sulla raccolta della storia clinica e sull’osservazione dei sintomi, mentre il trattamento è orientato a migliorare le specifiche difficoltà del soggetto che possono essere diverse per area coinvolta e intensità. La prognosi, tuttavia, è buona e i soggetti con disprassia possono acquisire degli strumenti che permettono loro di gestire le proprie difficoltà.
Che cos’è la disprassia
Disprassia, condizione cronica che causa difficoltà nelle capacità motorie e nella coordinazione.
La disprassia , nota anche come disturbo della coordinazione dello sviluppo , è una condizione cronica che inizia nell'infanzia, persiste in età adulta e causa difficoltà nelle capacità motorie e nella coordinazione. La disprassia può riguardare sia la motricità globale sia specifici distretti corporei come mani, occhi, bocca, etc.
Può quindi essere complicato fare sport o andare in bici o, ancora, compiere attività motorie fini come scrivere o allacciare bottoni. Alcuni di questi problemi possono essere evidenti in tenera età, mentre altri possono diventare evidenti solo quando il bambino cresce.
I soggetti affetti da disprassia hanno capacità cognitive nella norma, tuttavia, hanno difficoltà a compiere atti motori volontari coordinati e sequenziali tra loro ai fini del raggiungimento di uno scopo ben preciso.
La disprassia può manifestarsi in varie forme e avere diversi livelli di intensità , oltre che coinvolgere una sola o più abilità. La disprassia colpisce il 6% della popolazione tra i 6 e i 15 anni e sembra interessare tre volte di più i maschi rispetto alle femmine. Spesso, tuttavia, questa condizione non viene diagnosticata, di conseguenza potrebbe essere molto più frequente in età evolutiva.
Cause e fattori di rischio di disprassia
Le cause della disprassia sono ad oggi ancora poco chiare e definite; sembrano tuttavia attribuite ad alcuni neuroni motori che non risultano efficienti nel trasmettere le giuste informazioni ai muscoli per coordinare un gesto o un'azione precisa (immaturità delle reti neurali ).
Questa “disfunzione” può essere acquisita o associata ad un ritardo del normale sviluppo neurologico. Spesso si riscontra familiarità per il disturbo. Tra i fattori predisponenti la disprassia rientrano l’esposizione prenatale di alcol , la prematurità , il basso peso alla nascita e la sofferenza pre e peri natale.
Sintomi di disprassia
La disprassia si può presentare con una varietà di sintomi, tra cui:
Scarsa coordinazione
Goffaggine
Ridotto equilibrio
Difficoltà nell’eseguire un’azione e nella gestualità (ad es. salire e scendere le scale, vestirsi e svestirsi, manipolare giochi, forbici, colori, puzzle, etc.)
Lentezza nell’eseguire un’azione
Deficit o ritardo del linguaggio
Difficoltà a mantenere l’attenzione
Iperattività
Fatica nel ricordare e rielaborare informazioni
Difficoltà nella gestione del tempo
Difficoltà nell’organizzazione e pianificazione di impegni e attività
Facile irritabilità
Bassa autostima
Scarsa autonomia e cura di sé
Discalculia
Disgrafia
Disortografia
Diagnosi di disprassia
Un corretto inquadramento da parte del professionista permette di intervenire sulle difficoltà riscontrate (che possono essere diverse da persona a persona e riguardare una o più aree) con un intervento appropriato ed efficace.
I professionisti deputati alla diagnosi sono il pediatra, il neuropsichiatra infantile, o il neurologo con lo psicologo infantile e il terapista occupazionale. Questi specialisti raccolgono la storia medica e valutano le capacità motorie grossolane e fini del bambino per poter porre diagnosi ed escludere altre condizioni mediche di base.
Affinché ad un bambino venga diagnosticata la disprassia, dunque, in genere devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
Capacità motorie significativamente al di sotto del livello previsto
Mancanza di capacità motorie e di coordinazione che influisce sulle attività quotidiane e sui risultati scolastici
I sintomi della disprassia si sono sviluppati per la prima volta durante una fase iniziale dello sviluppo
Difficoltà con le capacità motorie non meglio spiegata da altre condizioni mediche
Trattamento della disprassia
L'enorme varietà clinica con cui può manifestarsi la disprassia richiede un indirizzo terapeutico personalizzato che tenga conto delle difficoltà specifiche della persona. Sarà dunque utile l’intervento di fisioterapisti , logopedisti e terapisti occupazionali per migliorare nelle singole aree di difficoltà della persona.
Prognosi
La prognosi per le persone con disprassia è influenzata dalla gravità del disturbo, dalle cause e dalla disponibilità di un intervento precoce. In ogni caso le persone con disprassia possono apprendere le abilità necessarie per gestire le loro difficoltà e condurre una vita normale e produttiva.
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