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Patologia

Cifosi patologica

di Monica Vaccaretti

La cifosi è la fisiologica curvatura dorsale, a concavità anteriore, della colonna vertebrale. Un normale rachide, che rappresenta l'asse portante del corpo umano, nella sua sezione toracica presenta una leggera angolazione cifotica che varia da 20 a 45°. La colonna vertebrale non è infatti una linea retta ma presenta tre curvature, la cifosi toracica e due lordosi, cervicale e lombare. Esse sono adattamenti alla nostra natura di bipedi che ci permettono di mantenere sia la posizione seduta che quella eretta.

Cos’è la cifosi

La cifosi patologica può coinvolgere i polmoni, i nervi e altri tessuti e organi creando dolore

La curva cifotica serve per garantire spazio e protezione ai polmoni durante l'atto respiratorio. Si caratterizza per la sua rigidità, data per l'interposizione delle prime dieci coste. La cifosi diventa condizione patologica - e chiamata ipercifosi, dorso curvo o, comunemente, gobba - quando l'angolo di Cobb, con il quale la si misura, supera i 45°.

La schiena assume una forma anomala. Si tratta di una modificazione permanente a carico della parte alta della schiena, una curvatura eccessiva.

Questa accentuazione della curva si verifica quando le vertebre della porzione superiore, la sezione toracica, della colonna diventano più schiacciate tra loro. Le ipercifosi strutturate non sono semplici alterazioni modificabili della postura ma deformità strutturate della colonna.

In tal caso la cifosi viene pertanto classificata come un dismorfismo o deformità sagittale del rachide che appare più evidente e visibile di profilo. Generalmente i casi sono lievi, soltanto quelli più gravi possono essere fortemente disabilitanti riducendo la qualità della vita in maniera significativa. La cifosi grave può infatti coinvolgere i polmoni, i tessuti e i nervi causando generalmente dolore, il sintomo più riferito oltre al segno più evidente, la deformità ossea.

L'eziologia è varia

Le cifosi possono essere congenite, dovute a malformazioni morfologiche della colonna che si sviluppano durante la vita intrauterina oppure di un processo di fusione di due o più vertebre. Possono essere anche acquisite come conseguenza di processi patologici o traumatici. Può essere dovuta al naturale processo di invecchiamento con un fisiologico cambiamento dell'assetto muscolare della schiena.

E può essere causata da malattie degenerative come l'artrite, dalla spondilolisi, dall'osteoporosi con frattura vertebrale da compressione. Può dipendere anche da ipostenia fisiologica, debolezza muscolare patologica, posture errate e da traumi. La cifosi posturale – frequente nei giovani, perché hanno una colonna ancora facilmente modellabile - è il risultato di una scorretta postura che produce un allungamento inopportuno di legamenti e muscoli che sostengono le vertebre toraciche, modificando il loro assetto normale.

Anche la degenerazione dei dischi intervertebrali (strutture che fungono da cuscinetti tra le vertebre) può determinare la cifosi, così come la presenza di tumori alla colonna vertebrale e i trattamenti chemioterapici che possono indebolire il tessuto osseo. La forma più diffusa di cifosi giovanile è la cifosi di Scheuermann, una osteocondrosi caratterizzata da vertebre a cuneo (schiacciamento di almeno tre vertebre vicine) che si sviluppano durante l'adolescenza per un errato sviluppo dei corpi vertebrali che assumono una forma triangolare-conica rispetto a quella normale cilindrica-rettangolare.

Sintomi di cifosi

Le cifosi patologiche di entità lievi sono generalmente asintomatiche. Un alto grado di cifosi può causare indolenzimento, dolore e disagio estetico. Si accompagna spesso a difficoltà respiratorie per la compressione esercitata dalla colonna vertebrale ai danni dei polmoni e delle vie aeree.

Possono comparire alterazioni cardiovascolari e la funzionalità neurologica può risultare compromessa a causa dello schiacciamento esercitato dalla colonna sui nervi. Pertanto, possono comparire intorpidimento agli arti, perdita di equilibrio e del controllo sfinteriale. I sintomi più comuni sono il dolore e la rigidità alla schiena, associato ad un maggiore stress muscolare che causa facile affaticamento con conseguente stanchezza. Le maggiori complicanze della cifosi sono un dolore persistente che non si risolve con farmaci antidolorifici.

Diagnosi e trattamento della cifosi

L'osservazione e la misurazione consentono di formulare una diagnosi di cifosi patologica. La diagnostica per immagini - come la radiografia, la TAC e la RMN – confermano anomalie morfologiche delle strutture ossee, come l'incuneamento vertebrale, dovute a cause idiopatiche. La densitometria ossea può confermare osteoporosi, una delle cause di cifosi.

La terapia dipende dalla gravità della cifosi, ossia dal grado di accentuazione della curvatura a livello toracico e dalle sue cause. Il trattamento conservativo è indicato nelle forme lievi. Se la causa è correggibile, la somministrazione di antidolorifici ed esercizi di rinforzo muscolare per migliorare la postura e l'aspetto esteriore possono essere sufficienti ed efficaci anche per ridurre il dolore.

Se la curvatura è ampia e molto pronunciata, ostacola alcune importanti funzioni vitali ed il dolore è talmente forte da non essere controllato dai farmaci, l'intervento chirurgico risulta l'unica opzione terapeutica per alleviare la sintomatologia. Il naturale angolo di curvatura può essere ripristinato correttamente soltanto da un delicato intervento di fusione spinale, che nel 5% dei casi presenta il rischio di gravi complicanze, come l'infiammazione dei tessuti molli, processi infiammatori profondi, menomazione della respirazione, sanguinamento e lesioni nervose.

I dati della letteratura evidenziano tuttavia che tale intervento non è risolutivo a lungo termine e che il 5% dei pazienti richiede un successivo intervento entro 5 anni. Se la deformità cifotica è causata da crolli vertebrali è indicata la cifoplastica, una procedura poco invasiva che, restituendo l'altezza originale alla vertebra danneggiata, arresta la deformità ed allevia il dolore.

Se la cifosi toracica è legata ad una scorretta postura può essere trattata con la rieducazione posturale attraverso esercizi di rafforzamento muscolare. Se la cifosi è causata invece da cambiamenti strutturali nelle vertebre – come fratture o altre anomalie idiopatiche – risulta difficile tornare ad assumere una postura corretta.

Per alleviare il disagio associato al sovraccarico dei muscoli posteriori sono indicati specifici esercizi. E per ridurre il dolore associato alla compressione della radice nervosa possono essere prescritti posizioni a gravità assistita o una leggera trazione. Risultano efficaci anche i tutori o corsetti personalizzati. Sono state sviluppate anche alcune tecniche fisioterapiche per i soggetti colpiti da cifosi a causa di un mancato completamento dello sviluppo osseo.

Le misure di prevenzione sono utili soltanto per la cifosi posturale. È consigliabile evitare la postura cadente, sedersi correttamente, evitare carichi eccessivi sulla schiena, praticare una regolare attività fisica che favorisca l'allungamento muscolare come il nuoto, la corsa, la camminata, lo yoga e il pilates.

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