La Chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori alle articolazioni. Il virus appartiene alla famiglia delle Togaviridae ed è trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, le stesse che trasmettono anche la Dengue, lo Zika virus e il Virus del Nilo Occidentale. Il virus Chikungunya si trasmette solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta che può pungere sia durante le ore diurne sia notturne, con picchi di attività al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Il trattamento è di supporto con antipiretici, antidolorifici e liquidi endovena, mentre la prevenzione passa attraverso la protezione dalle punture di zanzare. Al momento infatti, non ci sono vaccini.
Che cos’è la Chikungunya
La Chikungunya è una malattia virale trasmessa dal Chikungunya virus (CHIK) e caratterizzata da febbre e forti dolori alle articolazioni. Il termine Chikungunya deriva da una parola makonde che significa ciò che curva
o contorce
, a testimoniare l’aspetto ricurvo che assume chi ne soffre.
Il virus appartiene alla famiglia delle Togaviridae ed è trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, le stesse che trasmettono anche la Dengue, lo Zika virus e il Virus del Nilo Occidentale. La Chikungunya è diffusa in Africa, Asia e sub-continente Indiano.
Le epidemie si verificano soprattutto durante la stagione delle piogge e tendono a diminuire durante la stagione secca, anche se alcuni focolai si sono verificati anche dopo periodi di siccità in Africa; a fungere da siti di proliferazione per le zanzare, i contenitori per raccogliere l'acqua. Negli ultimi decenni le zanzare portatrici di Chikungunya si sono diffuse anche in Europa e nelle Americhe.
Come si trasmette il virus Chikungunya
Il virus Chikungunya si trasmette solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta del tipo Aedes aegypti o Aedes albopictus. Non si trasmette da uomo a uomo per via respiratoria, né tramite contatto con liquidi biologici.
Le zanzare responsabili della Chikungunya possono pungere sia durante le ore diurne sia notturne, con picchi di attività al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Le zanzare entrano in contatto con il virus pungendo esseri umani o animali (scimmie) infetti e rimangono portatrici di Chikungunya per tutto il loro ciclo vitale. Dopo la puntura di una zanzara infetta, l'esordio della malattia avviene dopo 4-8 giorni, ma il periodo di incubazione può variare da 2 a 12 giorni. Solo raramente la trasmissione avviene per via verticale durante il parto da madre a figlio, mentre non si conoscono casi di contagio attraverso l’allattamento al seno.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di Chikungunya si basa sull’analisi dei sintomi in chi è rientrato da viaggi a rischio in zone endemiche e sull’esecuzione di esami del sangue per ricercare il virus e distinguerlo così anche da altri virus che danno sintomi simili.
Ad oggi non esistono trattamenti specifici per la Chikungunya. La terapia è di supporto con antipiretici, antidolorifici, liquidi endovena.
Complicanze
Raramente la malattia evolve in complicanze gravi o fatali come miocardite, insufficienza cardiaca e complicanze emorragiche.
Tuttavia il decorso è spesso molto serio e debilitante per il paziente che ne viene colpito e i soggetti a maggior rischio di complicazioni sono neonati, anziani, donne in gravidanza e malati cronici.
Prevenzione
La prevenzione della malattia consiste nell'evitare la puntura delle zanzare mediante l’utilizzo di zanzariere, repellenti, vestiti coprenti e di colore chiaro. Molto importante anche la riduzione o eliminazione dei siti come i ristagni d’acqua che si comportano da bacino di proliferazione per i vettori del virus. Non esistono al momento vaccini.
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