L’acidosi metabolica è la riduzione anomala della concentrazione di bicarbonati (HCO3) a cui segue, a scopo compensativo, una riduzione della PCO2. È un difetto dell’equilibrio acido–basico, caratterizzato da una riduzione del pH.
Il pH del sangue
Il pH è la concentrazione di ioni idrogeno (H+) disciolti nel sangue ed è un valore che può riferirsi a fluidi diversi, come sangue o urine, in grado di dare un’indicazione sullo stato di benessere della persona.
Le sostanze acide rilasciano ioni idrogeno positivi, quelle basiche ioni idrogeno negativi; in base alla loro concentrazione, si modifica il valore del pH. Il valore del pH varia infatti da 0 a 14; intorno a 7 si definisce neutro, al di sotto si definisce acido, mentre al di sopra si definisce alcalino.
Il pH del sangue è un pH alcalino, poiché il suo valore fisiologico si aggira tra 7,35 e 7,45. Le oscillazioni sono frequenti e “normali”; tuttavia, quando sono troppo elevate - e in linea generale con un aumento o una riduzione superiore a 0,4 - possono causare problematiche di salute.
Il pH è una scala logaritmica, dove un pH inferiore di 1 unità (da 7 a 6 ad esempio), ha una concentrazione 10 volte maggiore di ioni idrogeno positivi; un pH inferiore di 2 unità (da 7 a 5 ad esempio) ha una concentrazione 100 volte maggiore di ioni idrogeno positivi. Questo spiega come mai anche piccole oscillazioni possono avere grandi conseguenze.
Sistemi tampone
È grazie al meccanismo di equilibrio acido/base che le oscillazioni riescono ad essere prontamente gestite e ripristinate; infatti, per ridurre il rischio di oscillazioni elevate, l’organismo mette in campo una serie di meccanismi di compensazione, che hanno come obiettivo quello di prevenire o ridurre le complicanze. Il meccanismo di compenso si mette in atto rilasciando ioni idrogeno acidi in caso di pH basico e ioni idrogeno basici in caso di pH acido.
Il nostro organismo ha due principali meccanismi di compenso, detti sistemi tampone
Il polmone
- In caso di pH acido, cerca di compensare aumentando la frequenza respiratoria e i volumi polmonari, in modo da aumentare l’eliminazione di CO2 e portando ad un rialzo del pH
- In caso di pH eccessivamente alcalino, l’organismo compensa con l’ipoventilazione
Il meccanismo di compenso messo in atto dal polmone è un meccanismo rapido, ma non immediato.
Il rene
Mette in atto un meccanismo di compenso, ma che è lento rispetto al polmone e può richiedere anche dei giorni. Il rene risponde riassorbendo elevate quantità di bicarbonati.
Cos'è l'acidosi metabolica
Le acidosi e le alcalosi possono avere un’origine respiratoria o metabolica. Nel primo caso sono dovute ad un eccesso o ad un difetto di anidride carbonica, mentre nel secondo si associano deficit o eccesso di sostanze metaboliche non volatili, che non possono essere eliminate con la ventilazione.
L’acidosi metabolica è la riduzione anomala della concentrazione di bicarbonati (HCO3) a cui segue, a scopo compensativo, una riduzione della PCO2. È un difetto dell’equilibrio acido–basico, caratterizzato da una riduzione del pH.
Può essere di tre tipi:
- Acidosi diabetica (o chetoacidosi diabetica): causata da un accumulo di chetoni o acidi. È una condizione che si crea in carenza di insulina
- Acidosi lattica: accumulo di acido lattico, causata da ipossia tissutale o accumulo di acido lattico (ad esempio in caso di epatopatia)
- Acidosi ipercloremica: causata da una perdita eccessiva di bicarbonati
Cause di acidosi metabolica
L’acidosi metabolica è legata ad una riduzione dei bicarbonati. In caso di acidosi metabolica, e quindi di diminuzione dei bicarbonati, le cause possono essere:
- Accumulo di acidi, causato da un aumento della produzione di acidi o ad una riduzione dell’escrezione (detta acidosi metabolica ad alto gap anionico)
- Perdita di bicarbonati (detta acidosi metabolica a gap normale)
Il gap anionico è la differenza, espressa in millimoli per litro, tra la concentrazione di ioni positivi (sodio) e di ioni negativi (bicarbonato) nel sangue. Le condizioni cliniche in cui si può verificare l’acidosi metabolica sono:
- Insufficienza renale
- Ingestione di sostanze tossiche
- Chetoacidosi diabetica
- Chetoacidosi alcolica
- Digiuno prolungato
- Denutrizione
Sintomi di acidosi metabolica
L’acidosi lieve è asintomatica, mentre il paziente comincia a lamentare sintomi quando diventa grave. Quando è grave, il paziente può presentare:
- Nausea e vomito
- Malessere generale e astenia
- Iperpnea, ovvero una frequenza respiratoria nella norma, ma atti respiratori profondi e lunghi
In condizioni di acidosi molto grave, a questa sintomatologia può associarsi un’insufficienza cardiaca che si manifesta con:
- Ipotensione
- Tachicardia e/o aritmia
- Stato di shock
- Coma
Diagnosi di acidosi metabolica
La diagnosi è rapida e pressoché immediata attraverso l’esecuzione di un'emogasanalisi, che permette di controllare:
- pH
- bicarbonati
- elettroliti
- lattati
La diagnosi è quindi clinica e viene eseguita attraverso l’indagine di segni e sintomi manifesti, l’esecuzione di emogasanalisi e il dosaggio degli elettroliti sul siero.
Trattamento dell'acidosi metabolica
La terapia mira a trattare la causa dell’acidosi metabolica. Per quanto riguarda la terapia infusionale, il primo approccio prevede la somministrazione di bicarbonato di sodio (NaHCO3), con cautela.
Nei casi più gravi, in cui la sola terapia infusione può non essere efficace e il paziente va incontro a conseguenze più gravi come insufficienza respiratoria e insufficienza renale, può essere necessario iniziare un trattamento dialitico.
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