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Lorenzo, Studente Infermiere: "perché puntare il dito contro Sarah?"

di Angelo

LucaPetrucci

"Mi auguro che la ragazza venga affiancata da un legale nel momento in cui l'università prenderà seri provvedimenti nei sui confronti. Perché? In caso di stato di necessità anche se una studentessa non ha ancora il titolo ma ha le giuste competenze e conoscenze teoriche , anche non avendo l'abilitazione legale, deve intervenire iniziando il massaggio cardiaco fino all'arrivo dei soccorsi."

Foto di PetrucciLECCE. Continuano le polemiche sulle dichiarazioni della Studentessa di Infermieristica Sarah Fabbri, ma noi come redazione continuiamo a difenderla e a difendere il suo scritto. In fondo non ha dichiarato o inventato nulla di anormale. Al contrario chiediamo per lei un adeguato supporto psicologico e dei tutor pronti a darle una mano e a condurla verso il mondo del lavoro senza paure e rimostranze

Non tutti però sono in disaccordo con la Sarah, infatti, ospitiamo su Nurse24.it lo scritto di un futuro collega, il leccese Lorenzo Petrucci, 21 anni, studente del terzo anno presso l'Università degli Studi di Bari - Corso di Laurea in Infermieristica.

«Ora la ragazza che ha spopolato il web con la sua riflessione rischia un provvedimento disciplinare. Questo perché ha dichiarato di aver soccorso il ragazzo e non poteva farlo in quanto studentessa. Successivamente la ragazza ha rettificato la sua riflessione affermando che non l'ha soccorso in prima persona – spiega Petruccimi auguro che la ragazza venga affiancata da un legale nel momento in cui l'università prenderà seri provvedimenti nei sui confronti. Perché? In caso di stato di necessità, anche se una studentessa, non ha ancora il titolo ma ha le giuste competenze e conoscenze teoriche, anche non avendo l'abilitazione legale, deve intervenire iniziando il massaggio cardiaco fino all'arrivo dei soccorsi.»

E non è tutto.

«Nel momento in cui la studentessa avesse causato dei danni ulteriori al ragazzo riconducibili ad un errata tecnica operativa rianimatoria allora sarebbe stato più che giusto un provvedimento! Ma non è questo il caso – aggiunge Lorenzoconcludo ricordando il concetto della tempestività nell'iniziare il massaggio cardiaco per ottenere maggiore probabilità di ripresa cardiaca. Quindi si preferisce aspettare il 118 (iniziando il massaggio dopo circa 10 minuti) o si può dare la possibilità a una studentessa con la giusta preparazione di iniziare il massaggio dopo pochi minuti dall'inizio dell'arresto fino a quando non giungono i professionisti qualificati?»

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