Genetic Nurse, una branca dell'infermieristica dal sapore nuovo e affascinante.
PISA. Una figura che si forma, sulla base delle competenze della professione infermieristica e ostetrica, attraverso l’acquisizione dei principi e delle pratiche della genetica clinica, medica e di laboratorio.
Gli aspetti scientifici della genetica costituiscono una parte importante della formazione. Un elemento fondamentale e qualificante è rappresentato dall’approfondimento degli aspetti psicosociali della genetica, delle capacità relazionali (saper essere) e delle competenze nella conduzione della consulenza genetica (saper fare). Inoltre vi è un particolare riguardo al lavoro in équipe e multidisciplinare e l’approfondimento delle buone pratiche cliniche in Genetica Medica.
L'ostetrica Federica Pancetti, lavora dal 2002 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, ci racconta la sua esperienza nel campo della genetica. Nel suo bagaglio formativo ha conseguito un master in coordinamento, la laurea specialistica delle professioni sanitarie ed è dottore di ricerca in fisiopatologia della riproduzione e sessuologia.
Chi è un Genetic Nurse e come si forma?
«Il Genetic Nurse è il professionista che opera nel campo della genetica. La formazione oggi è prevalentemente sul campo. Da alcuni anni è stato attivato un master in genetica presso l’Università degli studi Genova, ma ad oggi la formazione non è ancora riconosciuta in modo uniforme sul territorio nazionale. Non sono previsti corsi specifici.»
Qual è stata la tua esperienza all’estero?
«Ho effettuato un periodo di tirocinio on the job, presso l’ospedale Princess Anne di Southampton. Durante la mia esperienza ho frequentato il centro di diagnosi prenatale, con particolare attenzione all’aspetto del counseling genetico rivolto alle coppie in attesa di gravidanza.»
È stato difficile inserirti nell’ambito italiano e quali riconoscimenti hai ottenuto nel tuo lavoro giornaliero?
«Il sistema sanitario Italiano, come noto, è molto diverso da quello inglese e la differenza maggiore è rappresentata dal diverso ruolo, dalla formazione e dalle responsabilità che caratterizzano le ostetriche e gli infermieri inglesi rispetto all’Italia.
In Inghilterra il genetic nurse è parte integrante dei servizi di genetica dove ha un ruolo fondamentale nello svolgimento delle attività cliniche. In Italia, l’auspicabile inserimento di tale figura nei servizi di Genetica è ancora lontana sebbene esistano sporadiche esperienze su base locale come a Pisa ad esempio.
Le principali difficoltà sono state quindi legate al riconoscimento della figura professionale. Fortunatamente nell’ambito dell'Azienda dove lavoro è stato attivato un percorso diagnostico terapeutico assistenziale di Medicina Fetale dove l’ostetrica ricopre un ruolo centrale, ma soprattutto dove ogni professionista trova il rispetto della proprie competenze senza “invasioni di campo”.»
Cosa consiglieresti ai colleghi che vogliono intraprendere questo percorso?
«Il mondo della genetica è sicuramente molto affascinante e in continua evoluzione e questo determina la necessità di essere continuamente aggiornati sulle molteplici situazioni che si possono presentare in ogni campo di applicazione.
È fondamentale intraprendere dei percorsi formativi specialistici e in attesa di percorsi formativi professionalizzanti e accessibili è necessaria una formazione sul campo possibilmente in Centri di terzo livello dove la genetica trova massima espressione nelle diverse specialità mediche.»
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