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Nasce IVAS, la prima società scientifica italiana accessi vascolari

di Rosario Scotto di Vetta

Una nuova cultura è nata con IVAS, la prima società scientifica italiana che vede l'accesso vascolare appropriato come parte integrante del percorso terapeutico. A Roma tanti partecipanti per questo tema così importante. Adesso si chiede collaborazione e partecipazione per qualcosa di nuovo che fino a ora non c’è mai stato.

Nasce IVAS, la prima società scientifica italiana aperta a quanti si occupano di accessi vascolari e insieme alle collaborazioni di altre società scientifiche e associazioni di pazienti, implementerà la professionalità degli operatori e migliorerà sia lo stato di salute sia la qualità di vita del paziente mediante lo sviluppo della buona pratica nel campo specifico dell’Accesso Vascolare.

Così come si legge nel testo di presentazione, Italian Vascular Access Society intende organizzare e gestire corsi di informazione e/o formazione professionale, contribuire alla promozione della ricerca scientifica. Per perseguire tali scopi promuove, attua e realizza progetti e azioni di studio e ricerca multidisciplinare; offre assistenza e consulenza alla progettazione, l’avvio e la realizzazione di attività specifiche nel campo; produce e mette a disposizione informazioni, notizie, dati e documentazioni inerenti gli accessi vascolari sia a livello nazionale sia internazionale; fornisce servizi e attiva collaborazioni con Enti Locali, con altre Società Scientifiche e le Istituzioni pubbliche, private e del privato-sociale; promuove iniziative di valutazione dell’appropriatezza degli interventi in ambito degli Accessi Vascolari.

IVAS webPer mettere un punto e voltare pagina, aprendo a una nuova cultura che vede l'accesso vascolare appropriato come parte integrante del percorso terapeutico, si sono trovati a Roma oncologi, ematologi, chirurghi, infermieri da tutta Italia in occasione del Congresso "In Vena Vita - Le vene: un tesoro da difendere". Due giorni di lavori che hanno visto protagonisti gli specialisti del settore che ogni giorno negli ospedali applicano questi presidi ai pazienti. I team in prima linea al fianco del malato anche nella gestione dopo l'inserimento del device. Ma anche i pazienti sono stati chiamati a dire la loro, portando in campo la loro esperienza, la vita quotidiana, esigenze e suggerimenti.

“Tanti partecipanti per questo tema così importante. Nonostante fossero presenti esperti qualificati, alcuni dubbi non sono stati chiariti, speriamo che nel prossimo evento potremo contribuire a dare qualche risposta diversa. Chiediamo di collaborare e a partecipare a qualcosa di nuovo che fino a ora non c’è mai stato. Si sono incontrati un gruppo di persone che hanno pensato che fosse arrivato il momento di dover esprimere quello che pensano. Fino ad ora sono stati costretti a non poterlo fare. Ci è sembrato logico creare un’associazione o società scientifica che persegue degli obiettivi, quelli di una maggiore qualità attraverso delle buone scelte, scelte appropriate”. Queste sono state le parole di Pasquale Aprea, in conclusione dell'evento, annunciando la nascita ufficiale di IVAS.

“Devo ringraziare gli amici e colleghi in aula” – spiega a Nurse24.it – “Sono stato eletto presidente in questo congresso scientifico estremamente valido dal punto di vista culturale per quello che è previsto dalle norme statutarie della società scientifica che siamo andati a fondare”.

La società scientifica ha già provveduto a chiedere l’adesione a tanti dei partecipanti durante l’evento congressuale raccogliendo circa 150 adesioni. La necessità di avere dei riferimenti regionali sarà fondamentale rispetto agli eventi nazionali che saranno organizzati a cadenza biennale, probabilmente anni pari, in cui ci sarà la somma di tutto quello detto e fatto durante gli anni. Il sito internet della società è cliccabile e utilizzabile all’indirizzo www.ivasweb.com .

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