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A Riva del Garda durante il Congresso Nazionale ANIARTI si parla di qualità e appropriatezza assistenziale in area critica.
RIVA DEL GARDA. Le nuove tecnologie sono ormai parte integrante ed indispensabile dei servizi complessivi per la salute in Italia e nel mondo. A parlarne e a coordinare durante un apposito workshop a Riva del Garda durante il 34° Congresso Nazionale ANIARTI sono stati Giandomenico Giusti e Stefano Sebastiani.
Ad ANIARTI, parlando di Health Technology Assestement, si è fatto il punto sull'attuale situazione nella stragrande maggioranza delle aree critiche nello Stivale Italico che dove la tecnologia è ormai parte integrante delle attività assistenziali quotidiane e rappresenta un momento di quantità, qualità ed efficienza degli apporti.
L'idea del work shop era ed è quella di valutare/presentare:
1) gli effetti reali e perché no potenziali della new technology, a priori e all'interno del ciclo della vita;
2) le conseguenze che l'introduzione o l'esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l'economia e la società;
3) il ruolo dell'infermiere nella scelta dei vari dispositivi tecnologici oggi a disposizione.
Tra gli altri previste relazioni di:
- Giovanni Maria Guarrera della direzione medica Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e membro del Sihta, che si è soffermato su "HTA: cosa non possiamo non sapere";
- Giovanna Mulloni, responsabile dipartimentale dell'Assistenza del Dip. di Chirurgia Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, che ha parlato di "HTA: il punto di vista dell'infermiere";
- Giovanni Becattini, dirigente infermieristico Area Vasta di Siena, che si è intrattenuto su "Farmaci ready to use".
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