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Gli Infermieri esperti di Infezioni Ospedaliere a convegno nella Capitale

di Redazione

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All'iniziativa interverrà anche il Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, Barbara Mangiacavalli, per dare man forte ad un settore importantissimo legato alla sicurezza e alla sopravvivenza dei pazienti nei nosocomi italiani.

ROMA. La Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, Barbara Mangiacavalli, al Convegno su "Le infezioni correlate all’assistenza - Strategie organizzative e aspetti clinici”. L’evento formativo, voluto dall’Associazione Nazionale Prevenzioni Infezioni Ospedaliere (ANIPIO) è rivolto agli infermieri ed avrà luogo a Roma il prossimo 9 ottobre fornendo 6 crediti ECM ai partecipanti. 

Sono già attive le iscrizioni. Per aderire basta inviare una e-mail alla Segreteria organizzativa utilizzando l’indirizzo di posta elettronica carmela.cucchi@ptvonline.it (entro l’8 ottobre 2015).

La quota di partecipazione è di Euro 25, i soci ANIPIO non pagano nulla.

L’appuntamento è previsto nella Capitale il 9 ottobre 2015 presso il Policlinico Università di Roma “Tor Vergata” (Aula Giubileo 2000).


L'ANIPIO nasce il 27 settembre 1991 a Bologna, dalla volontà di un gruppo di infermieri professionisti di mettere in comune energie e conoscenze per la lotta alle infezioni ospedaliere.

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L'igiene delle mani alla base della prevenzione delle Infezioni Ospedaliere.

Nel 2004 a Sorrento, durante il VI Congresso Nazionale, ANIPIO evolve e si trasforma in Società Scientifica per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate alle pratiche sanitarie assistenziali, divenendo un'organizzazione di riferimento a livello nazionale. Si inizia ad avvalere di nuovi professionisti provenienti dall' area sanitaria che svolgono o sono interessati alle attività di prevenzione, controllo e sorveglianza delle infezioni correlate all' assistenza.

La missione di ANIPIO è:

  • promuovere la qualificazione e l'aggiornamento professionale sul rischio infettivo;
  • sostenere il riconoscimento e lo sviluppo degli infermieri e degli operatori sanitari impegnati nella lotta delle infezioni correlate all'assistenza;
  • realizzare studi e ricerche sulle infezioni correlate all'assistenza
  • diffondere le nuove conoscenze sul controllo delle infezioni
  • essere punto di riferimento, del rischio infettivo, per i professionisti, i cittadini e le organizzazioni sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private.


Le Circolari Ministeriali n. 52 del 20 dicembre 1985 "Lotta contro le infezioni ospedaliere" e la n. 8 del 30 gennaio 1988" Lotta contro le infezioni ospedaliere: la sorveglianza" hanno istituito, in Italia, l'Infermiere specialista del rischio infettivo (ISRI) allora denominato Infermiere addetto al controllo delle infezioni ospedaliere (ICI)".  La circolare n. 8/1988 al punto 5 prevede l'impiego di un infermiere o coordinatore infermiere ogni 250-400 posti letto ovvero, sulla base della tipologia dei reparti e delle competenze, ogni 9.000-10.000 ricoveri annui".

Negli anni '80 alcune Regioni italiane tra cui: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Lazio attivarono, in collaborazione con l'Associazione, alcuni corsi specifici di formazione per infermieri che, in seguito, avrebbero operato nell'ambito dei Comitati di Lotta alle Infezioni Ospedaliere (C.I.O.), secondo quanto stabilito dalle norme nazionali.

A questi corsi sono seguiti numerosi Master di 1 livello presso l' Università degli Studi di Genova, Università di Torino, Università di Verona Trento, Università Federico II di Napoli, Università G. D'Annunzio di Chieti.

Inoltre negli anni, gli Infermieri addetti al controllo delle infezioni hanno sentito la necessità di modificare il loro ambito professionale, creando il profilo di competenza italiano dell'Infermiere Specialista del Rischio infettivo e una proposta di percorso formativo.

L'ISRI è una risorsa professionale per i cittadini, gli operatori e le organizzazioni sanitarie e socio sanitarie,  che tramite le sue conoscenze e abilità contribuisce a garantire la tutela della salute della collettività.

Infine, ANIPIO si pone anche come interlocutore nei confronti dei professionisti della salute, per confrontarsi, interrogarsi e approfondire i temi del rischio infettivo, proseguendo nel suo lavoro di formazione, aggiornamento, studio e ricerca.

Ulteriori informazioni sul portale www.anipio.it

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