Il termine olismo deriva dalla parola greca ''holos''che costituisce la base semantica del termine moderno ‘olismo’.
Ogni struttura naturale, ad ogni livello di organizzazione, si trova in uno stato di interconnessione (network) attraverso flussi di informazione circolare, caratterizzati da stati dinamici e continui di feedback, in cui ogni cambiamento in uno di questi livelli influenzerà simultaneamente tutte le parti che compongono il sistema.
Assistenza – arte – filosofia - cultura.
Sembrano concetti nettamente diversi ma in realtà si completano a vicenda, Gregory Bateson, con la sua teoria sistemica, afferma che non è possibile parlare della realtà senza evidenziare la connessione di tutte le sue parti.
Ma cosa c’entra tutto questo con l’infermieristica?
La teoria dei sistemi introduce un modello di assistenza assai diverso dal tradizionale approccio allopatico (azione concentrata sul trattamento dei sintomi, sull’estrema specializzazione, sull’enfatizzazione dell’efficienza, con una professionalità legata ad un approccio emotivo neutrale). Nel modello olistico la ricerca delle cause della malattia è fortemente orientata verso i modelli esistenziali e la persona è definita come un sistema vivente integrato con l’ambiente, non scomponibile in parti. La visione olistica della persona è da sempre una delle caratteristiche principali di una valida assistenza infermieristica.
''L'infermiere riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelarla con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione'' (art. 6 del Codice Deontologico);
Non a caso la salute per l'OMS è ''uno stato i completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità''. Per concretizzare questo concetto, sono state ideate le linee guida per un percorso di alta formazione in cure complementari.
Tra queste l'auricoloterapia sta suscitando particolare interesse.
Questa tecnica è stata studiata e sviluppata dal Dott. Paul Nogier all'inizio degli anni 50. Avevo osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica riportavano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare. Analizzando la storia clinica di questi pazienti, il medico scoprì che queste cauterizzazioni venivano effettuate in Corsica da alcuni maniscalchi, di una certa abilità, per curare dolori sciatalgici. Incuriosito da questa scoperta, Nogier indagò nella storia della medicina per scoprire precedenti fini terapeutici relativi all'orecchio. Ciò che riscontrò furono innumerevoli testimonianze di pratiche simili, da Ippocrate fino ai giorni nostri. Questa metodica si basa sul fatto che l'orecchio, grazie alla sua ricca innervazione e vascolarizzazione, presenta connessioni molto importanti con il Sistema Nervoso Neurovegetativo. Nel caso si presenti uno squilibrio fisiologico di una regione del corpo, apparirà sull'orecchio un punto di proiezione riflessa dolorosa alla palpazione o sensibile ad un rilevatore elettrico dei punti.
Così il medico di Lione si mise al lavoro per sperimentare i vari punti dell'orecchio, scoprendo che in esso sono contenute le rappresentazioni delle innervazioni dei vari organi e apparati in modo tale da fornire nell'orecchio l'immagine di un feto rovesciato.
Insomma agire sull'orecchio per curare altre parti del corpo: è questo il principio su cui si basa l'auricoloterapia, una pratica della medicina complementare nota anche come agopuntura auricolare. In realtà, l'uso degli aghi può essere sostituito dall'uso di sferette magnetiche e semi di vaccaria. Il professionista infermiere, specializzato in auricoloterapia, stimolando in questi modi alcuni punti del microsistema-orecchio può aiutare ad alleviare disturbi in parti lontane dell'organismo, inviando segnali al cervello che, a sua volta, attiva dei riflessi che hanno un effetto sulle altre zone del corpo.
L’efficacia del trattamento si denota dopo le prime sedute, in particolar modo per terapie finalizzate a dipendenze da fumo, cibo e alcool. Il suo vantaggio principale è la quasi totale assenza di controindicazioni. L’Auricoloterapia è una tecnica riequilibrante, non toglie nè dà energia ma riequilibra quella che c’è.
A tal proposito presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università Degli Studi di Sassari è stato istituito il primo corso di perfezionamento in ''Neuromodulazione Auricolare nelle Professioni Sanitarie''. La sua attivazione è stata resa possibile grazie al forte interessamento e alla competenza del prof. Alessio Pirino (Professore associato di Anatomia Umana presso Università di Sassari nonché direttore del corso di perfezionamento) e del dr. Giancarlo Bazzoni (Presidente della Scuola Italiana di Agopuntura, Auricoloterapia e Medicine Complementari GS.A.TN. nonché coordinatore didattico del corso in attivazione).
Un grande passo in avanti per l'evoluzione della figura dell'infermiere al fine di acquisire sempre più nuove competenze e dimostrare che il mansionario è solo un ricordo lontano. Scopo del corso è quello di fornire una conoscenza di base di una tecnica semplice, efficace e non invasiva.
Attraverso questa metodica, si possono trattare numerose patologie praticando una neuromodulazione auricolare attraverso differenti tipi di stimolazione del padiglione auricolare. La medicina è una soltanto, ma i suoi aspetti sono molteplici. Attraverso l'integrazione armonica delle conoscenze e dei linguaggi si contribuisce a restituire quella forma di cultura medica che tiene conto della malattia dell'uomo e del suo ambiente.
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