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La figura del RAA: ecco il tecnico esperto nella gestione di servizi.
Da qualche anno sono nate a livello regionale in Italia i Responsabili delle Attività Assistenziali. Si tratta di Operatoti Socio Sanitari dotati di un certo tipo di curriculum formativo e professionale che si specializzano nella gestione di servizi e personale operanti in strutture socio-sanitarie. Il RAA a volte può sostituire l’Infermiere Coordinatore, ma solo in determinati ambienti con bassi indici di complessità assistenziale.

Residenza per anziani, la RAA è in grado di gestire il personale e i servizi di sua competenza in questa tipologia di strutture.
Dal 1999 ha fatto capolino in Italia anche il Responsabile delle Attività Assistenziali (RAA) che, al pari degli Infermieri e in base alla complessità assistenziale di una struttura sanitaria o socio-sanitaria, può coordinare gli OSS, gli OSA, gli Assistenti di Base (ADB) e le varie figure educative che rientrano nell’ambito delle attività di assistenza e cura del paziente.
L’attestato di specializzazione
I RAA, che sono tecnici esperti nella gestione di servizi; sono dotati di apposito attestato di specializzazione regionale. È importante precisare che il Responsabile delle Attività Assistenziali non è dotato di qualifica (come OSS, OSA e ADB), ma di un vero e proprio attestato di specializzazione; alla certificazione possono ambire solo operatori che già si occupavano di assistenza alla persona. Infatti, per fare un esempio, il DGR 564/2000 (nuovo sistema regionale delle qualifiche in Emilia Romagna) prescrive che si può specializzare in attività di coordinamento assistenziale solo l’operatore che ha un adeguato curriculum professionale e formativo, con una esperienza nel campo di almeno due anni.
Il RAA in pratica è in grado di coordinare dal punto di vista gestionale e organizzativo OSS, OSA e ADB e in alcuni ambiti assistenziali può sostituire anche gli Infermieri nel campo del management (e non in quello sanitario).
Al RAA, di norma, viene affidato il compito di gestire una rete di operatori sanitari che lavorano all’interno di nuclei e servizi assistenziali, centri diurni, case di riposo e residenza per anziani.
Il RAA deve:
- farsi promotore di una corretta ed efficace gestione dell’equipe e della struttura;
- garantire l’indirizzo e la supervisione delle attività svolte;
- garantire che i servizi offerti siano realmente confacenti ai bisogni di salute e di assistenza del paziente e dei suoi familiari;
- promuovere intese inter-professionali, proponendo attività e momenti d’interscambio e di socializzazione tra gli operatori del sistema di cura.
Inoltre, il Responsabile delle Attività Assistenziali deve essere dotato di:
- ottime competenze manageriali;
- ottime capacità di essere leader e non capo;
- ottime capacità di lavorare in equipe;
- ottime capacità di gestire le risorse umane;
- ottime capacità di analizzare le situazioni complesse presenti in struttura, tra i
- pazienti, tra i loro parenti e care-giver e tra gli operatori.
Formazione specialistica
I Corsi per RAA, solitamente di matrice regionale, prevedono nella loro programmazione:
- aspetti etici e privacy;
- approfondimenti normativi sui servizi socio-assistenziali;
- lavoro d’equipe e gestione delle Risorse Umane;
- programmazione e organizzazione del servizio, anche in condizioni di stress;
- attività di interconnessione e relazione con i pazienti, i loro familiari o care-giver e le reti formali-informali di cura;
- non ultimo di sicurezza sul lavoro.
Come si accede ai corsi per RAA?
Per prima cosa, come dicevamo poco fa, occorre avere un curriculum professionale adatto, ovvero essere già dotati di diploma di Operatore Socio Sanitario e dimostrare carta alla mano di aver lavorato almeno per due anni in ambito socio-sanitario, in strutture pubbliche e/o private, convenzionate con il SSN o meno. In più l’OSS che decide di diventare RAA deve avere precise attitudini: essere predisposti al coordinamento, conoscere le aree dei servizi in cui andrà ad operare (conseguiti sul campo e grazie a dei percorsi formativi mirati).
Non interessa se al momento della richiesta di accesso al corso si è occupati o disoccupati (solitamente si accede con un colloquio conoscitivo). L’importante, tuttavia, è superare la selezione e possedere il diploma di scuola media secondaria superiore (per lavorare nel pubblico o in strutture accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale).
Ricapitolando
Il RAA, che in sostanza è identificato come una figura semi-manageriale:
- opera, all’interno delle strutture residenziali socio-assistenziali;
- ha funzioni di organizzazione e coordinamento dell’equipe di Operatori Socio Sanitari e Socio Assistenziali;
- fa da raccordo tra il coordinatore responsabile e gli OSS;
- fa da interfaccia e ha relazioni significative con il responsabile del servizio, con gli utenti, i familiari e con le altre figure professionali (sia esse sanitarie, che di natura sociale ed educativa).
Ma il RAA può sostituire il Coordinatore Infermiere?
Non in tutti i casi e solo là dove la complessità assistenziale ha un basso indice di complessità. Spesso questo, però, non accade e gli Infermieri si trovano ad essere gestiti da chi non è padrone della professione. Molte strutture, per logiche di risparmio o di conduzione interna preferiscono affidare il ruolo di coordinamento al RAA anche quando i bisogni di salute degli assistiti è di matrice media o elevata. A tal proposito va ricordato che, purtroppo, mancano i controlli da parte delle regioni e che spesso il bisogno di contenere i costi da parte delle strutture pubbliche o convenzionate con il SSN vanno oltre le esigenze reali dell’assistito e della famiglia.
eleonora.bongrazio
1 commenti
Informazioni corso RAA
#3
Buonasera, io vivo in Abruzzo provincia di Pescara, volevo sapere se la mia regione organizza corsi RAA, perché sono OSS con esperienza decennale e vorrei diventare responsabile delle attività assistenziali.