Il corso di 400 ore per permettere agli operatori socio sanitari di entrare nelle sale operatorie venete in qualità di strumentisti è l'ultima trovata della Giunta regionale per ovviare alle carenze di personale sanitario
, ma è un percorso inaccettabile che contiene un rischio clinico elevato
.
Bigon: hanno formazione e stipendi diversi dagli infermieri
Il monito arriva dalla consigliera regionale del Pd Anna Maria Bigon che chiede invece di investire nella formazione continua per gli infermieri, rendendo la professione più attrattiva, anziché attribuire compiti specialistici a figure qualificate per altri compiti, pur dotate di esperienza
e aggiunge di ritenere necessaria
la convocazione di un tavolo di confronto istituzionale con i rappresentanti degli Ordini professionali e i sindacati.
Se l'operatore sociosanitario è più facile da reperire rispetto all'infermiere
, insiste la consigliera dem, la formazione e le retribuzioni sono del tutto diverse
. Per diventare oss infatti, anziché una laurea, è sufficiente un corso di formazione e, mediamente, un oss guadagna circa 1.400 euro al mese
.
Il progetto di renderli strumentisti, poi rischia di creare tensioni tra i vari operatori del settore. In particolare, gli strumentisti di sala operatoria svolgono funzioni complesse che richiedono un'approfondita conoscenza dell'anatomia, delle tecniche chirurgiche e della gestione del materiale sterile. Una formazione minore non sarebbe sufficiente a garantire gli standard di sicurezza e professionalità necessari
, ribadisce.
Meglio insomma percorsi di aggiornamento e specializzazione
per gli infermieri, assicurando prestazioni di alta qualità. La sicurezza dei pazienti e la tutela del personale stesso, che rischia di essere esposto a rischi professionali maggiori, deve devono essere al primo posto
.
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