Erano oltre cinquemila persone in piazza, a Milano, per lo sciopero proclamato dall’USB Pubblico Impiego oggi 20 novembre.
Con gli infermieri, in divisa, erano presenti anche i vigili del fuoco per denunciare i tagli alla legge di stabilità, anche per quanto riguarda l’emergenze.
Un minuto di silenzio per ricordare le vittime della strage di Parigi, in Piazza della Scala poi la manifestazione si è diretta in Piazza S. Babila.
In sciopero per rivendicare nuove assunzioni, turni massacranti, 70.000 infermieri mancanti!
Servono almeno 150.000 assunzioni, per evitare il collasso dei servizi sanitari. Riposi e ferie sempre più a rischio, soprattutto dopo il giusto ripristino delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro PRIVATIZZAZIONI: Pezzi sempre più consistenti di Sanità Pubblica passano in mano ai mercanti della salute con operazioni che si realizzano quasi sempre attraverso la CORRUZIONE degli amministratori pubblici. PRECARIATO: Agenzie Interinali e Cooperative ormai gestiscono grosse percentuali di personale anche nella sanità pubblica con la logica dello sfruttamento e del profitto, in assenza di diritti per i lavoratori e di garanzia per il loro futuro
L’AUMENTO DI 5 EURO AL MESE proposto dal Governo è un insulto inaccettabile ai lavoratori del Pubblico Impiego con i contratti bloccati da ben 6 anni! sintomo di una concezione deprecabile del Pubblico che sta producendo effetti disastrosi e che in sanità comporta conseguenze gravissime per la salute pubblica
RINUNCIA ALLA CURA: i tagli alla spesa inducono gli italiani a curarsi meno. In questo caso, sono allarmanti i dati del CENSIS che evidenziano come il 40% degli italiani rinuncia a curarsi a causa dei ticket sempre più cari e delle liste d’attesa sempre più lunghe. Gli italiani hanno pagato di tasca propria ben 33mld di euro, uno in più dell’anno precedente!
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