Vera è infermiera in una casa di riposo gestita da privati e fa di tutto: Facciamo il giro letti, come è giusto che sia, l'igiene al paziente, imbocchiamo, somministriamo la terapia (almeno quella è rimasta di competenza nostra), apparecchiamo e sparecchiamo e chi più ne ha più ne metta...per non parlare del turno di notte dove l'Infermiere fa le pulizie e della paga che sfiora l'assurdo e oscilla tra i 4 e i 6 euro l'ora, considerando che lavoriamo a partita Iva
. La storia di Vera è quella di tanti infermieri che trovano lavoro nelle case di riposo e che, accanto agli Oss, assistono decine e decine di anziani, facendo di tutto e di più.
Vera costretta a fare le pulizie nella casa di riposo a 4 euro l’ora
Mi sono laureata nel 2013 alla triennale in Infermieristica e ho conseguito, lo scorso giugno 2016, un master di I livello in management per organizzazioni complesse. La mia storia inizia a settembre 2015 quando, dopo tanti lavoretti part-time, ho trovato impiego presso una casa di riposo gestita da privati.
All'inizio sembra sempre tutto molto positivo fin quando le prime difficoltà emergono. Sicuramente è positivo potermi relazionare con i responsabili a tu per tu, ma sentirsi sempre dire che non sei indispensabile come professionista in quanto le case di riposo possono tranquillamente andare avanti con il personale Oss (del quale ovviamente ho stima e rispetto!) non è appagante, anzi, tutto l'opposto.
La struttura presso cui lavoro conta attualmente più di 30 pazienti, molto dei quali, come accade in tutte le strutture di questo tipo, hanno necessità di assistenza per le attività basilari della vita quotidiana; ciò comporta, o meglio comporterebbe se fosse possibile, un grado di assistenza che, è sì variabile in base al grado di complessità del paziente, ma che non può essere misurato in tempistica! Poiché ogni paziente ha le proprie esigenze, ma soprattutto è sempre importante considerare che visti gli ospiti trattati, l'imprevisto è sempre in agguato, pertanto nel momento in cui l'infermiere si "stacca dalla routine" del lavoro quotidiano per prestare maggiore assistenza a chi ne ha più bisogno in quel momento, non è giusto che gli altri ospiti ne risentano!
Tutto questo per dire che per esempio il turno di mattina prevede due operatori (un infermiere e un Oss) e un operatore della notte per effettuare l'igiene di base, le docce del giorno, le eventuali medicazioni, i prelievi ecc… Come si può?
Siamo sempre di corsa e spesso tralasciamo quella che è la cosa di maggior importanza soprattutto nel paziente geriatrico; cioè il rapporto psicologico
Loro hanno noi come punto di riferimento, diventiamo per loro come figli, nipoti, amici, diventiamo la loro famiglia. Hanno bisogno di noi non solo come infermieri, ma come figure di conforto. Vedere come spesso questo viene a mancare perché non siamo a sufficienza, mi lascia l'amaro in bocca. L’infermiere diventa una figura di rappresentanza. La solo differenza che intercorre tra me e un Oss è che loro non fanno i prelievi. Noi facciamo il giro letti, come è giusto che sia, l'igiene al paziente, imbocchiamo, somministriamo la terapia (almeno quella è rimasta di competenza nostra), apparecchiamo e sparecchiamo e chi più ne ha più ne metta. Per non parlare del turno di notte dove l'infermiere fa le pulizie e della paga che sfiora l'assurdo e oscilla tra i 4 e i 6 euro l'ora, considerato che lavoriamo a partita Iva!
Il mio è un grido disperato tra le righe di questa mail nella speranza che non rimangano solo parole, ma qualcuno che ancora crede nella nostra professione possa mettere delle regole più rigide che puniscano gli evasori, ma che riconoscano i meritevoli e garantiscano loro il rispetto che una professione come la nostra merita
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