Sembra incredibile, ma quando ti trovi in un letto di ospedale avere un infermiere a fianco piuttosto che un altro, ricevere un sorriso o non riceverlo, sentire una parola di conforto e di supporto o al contrario non sentirti compreso o capito ti può cambiare la giornata e lo stato d’animo. Parola di infermiera, che si è trovata ad indossare i panni della paziente.
Io, infermiere e paziente allo stesso tempo
La mia prima volta nei panni di paziente
Sono Stefania, un’infermiera da quasi un anno. Non mi era mai capitato di essere ricoverata o di subire un intervento. Per una volta anzi, per la prima volta, mi sono trovata dall’altra parte, a non essere l’infermiera ma la paziente, colei che suona il campanello o semplicemente che chiede assistenza.
Per la prima volta mi sono sentita dire: Non suoni sempre! , Dobbiamo fare veloce perché abbiamo da fare . Tutte frasi purtroppo già sentite da chi è stato “paziente” e probabilmente pronunciate da chi è “infermiere”.
Questa non vuol essere una critica all’ospedale in cui sono stata operata e nemmeno al personale di reparto che ricordo con affetto, ma una semplice riflessione sull’importanza delle parole e dell’essere “semplicemente” un infermiere .
Dobbiamo essere onorati di essere infermieri e non sentirci inferiori a nessuno
Sembra incredibile, ma quando ti trovi in un letto di ospedale avere un infermiere a fianco piuttosto che un altro, ricevere un sorriso o non riceverlo, sentire una parola di conforto e di supporto o al contrario non sentirti compreso o capito ti può cambiare la giornata e lo stato d’animo.
Per una volta lo dico da paziente e non da infermiere o perché l’ho studiato sui libri. Non ci ho mai pensato così tanto come in questi giorni; sapere una cosa è un conto, ma viverla sulla propria pelle un’altra.
Dopo questa esperienza sono ancora più orgogliosa e fiera del lavoro che ho scelto, perché se vuole l’infermiere può fare la differenza , dipende solo dalla sua volontà. Mi rivolgo ai miei colleghi infermieri, a cui auguro a tutti per una volta di trovarsi dall’altra parte e di essere consapevoli della responsabilità e importanza che abbiamo nel compiere questo lavoro.
Bisogna mettere impegno, fatica e tanto cuore, ma vi assicuro: può veramente cambiare le cose, le persone e io l’ho provato. Dobbiamo essere onorati di essere infermieri e non sentirci inferiori a nessuno, ad oggi ne sono profondamente convinta.
Stefania , giovane infermiera
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